Con l’avvicinarsi della fine dell’anno scolastico, i dirigenti scolastici stanno ricordando ai propri docenti gli adempimenti necessari e le relative scadenze. Questo periodo vede concentrarsi sulle spalle degli insegnanti il peso delle pratiche burocratiche, sia quelle consolidate che le nuove, che si aggiungono alle loro responsabilità pedagogiche e didattiche. È compito dei dirigenti verificare la correttezza di questi adempimenti, consolidando un momento cruciale per la conclusione dell’anno.
È sempre attuale la disposizione del Regio Decreto del 1924 che sottolinea l’importanza della tenuta accurata del registro di classe. Questo documento deve registrare progressivamente i voti, la materia trattata, gli esercizi assegnati e corretti, le assenze e le mancanze degli alunni, senza utilizzare segni criptici. Inoltre, si sottolinea l’importanza del rispetto delle tempistiche nella valutazione degli alunni, garantendo una comunicazione tempestiva degli esiti delle prove scritte entro 15 giorni, al fine di favorire una maggiore consapevolezza degli studenti sui propri errori e difficoltà.
La trasparenza e il coinvolgimento delle famiglie nel processo valutativo sono cruciali. Ogni docente deve assicurare la partecipazione delle famiglie, come previsto dall’articolo 10 della Legge 241/90, altrimenti si rischia di incorrere in sanzioni. Le istituzioni scolastiche, inoltre, devono adottare modalità di comunicazione trasparenti riguardo alla valutazione del percorso scolastico degli studenti, come previsto dal Decreto Legislativo 62/2017. È importante che le famiglie siano informate tempestivamente sulle eventuali insufficienze dei propri figli, consentendo loro di intervenire prontamente in caso di rischio di ripetizione dell’anno scolastico.
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