Il Consiglio dei ministri ha prorogato dal 31 dicembre 2005 al 31 marzo 2006 il termine per l’adozione del Dps (Documento Programmatico sulla Sicurezza) obbligatorio per tutti i soggetti che trattano dati personali e sensibili. Sono stati anche approvati i seguenti ulteriori rinvii alle date di scadenza di alcuni adempimenti in tema di “privacy”: 31 marzo 2006, Misure Minime di sicurezza “nuove”; 30 giugno 2006, documento con data certa per il rinvio della applicazione di alcune Misure Minime “nuove”; 28 febbraio 2006, regolamento sui dati sensibili (riguarda solo il settore pubblico).
La decisione è contenuta in un decreto-legge, denominato “milleproroghe” come altri che lo hanno preceduto. Il testo dovrà essere convertito in legge dal Parlamento, ma nel frattempo è immediatamente esecutivo.
La decisione è contenuta in un decreto-legge, denominato “milleproroghe” come altri che lo hanno preceduto. Il testo dovrà essere convertito in legge dal Parlamento, ma nel frattempo è immediatamente esecutivo.
Le Misure Minime di sicurezza cosiddette “nuove” si distinguono dalle “vecchie” in quanto queste ultime erano già state definite del Dpr n. 318/99, che il D.L.vo. n. 196/2003 (Codice della Privacy) ha mantenuto valide aggiungendone di “nuove”. Le “vecchie” – relative al Dpr 318/99 – non hanno subito alcuna proroga e dovevano essere già state adottate, pena le sanzioni previste.
Una ulteriore proroga, invece, è stata concessa per le Misure Minime “nuove” (tra cui la stesura del Documento Programmatico sulla Sicurezza previsto dal Codice della privacy); per quanto concerne quelle non assolte per ragioni di strumentazione elettronica non aggiornata, occorre descrivere le ragioni ostative all’adeguamento di tali misure in un documento a data certa da conservare presso la struttura di competenza.