Tramite i social network, fingendosi un giovane di 20 anni, avrebbe adescato minorenni facendo offerte sessuali e anche inviato materiale pornografico.
Un insegnante è stato arrestato dalla squadra mobile di Novara che ha provveduto all’esecuzione della custodia cautelare in carcere emessa dalla Procura della Repubblica di Torino, che coordina le indagini, con l’accusa di produzione di materiale pedopornografico, adescamento di minori e atti sessuali con minorenni.
A far scattare le indagini sono state le segnalazioni di alcuni genitori.
In particolare il docente, tramite i social, entrava in contatto con alcuni profili di ragazze minorenni e, con identità fasulle, spacciandosi anche per agente assicurativo, le adescava carpendone la fiducia con lusinghe e apprezzamenti, scambiando con le stesse materiale pornografico. In un caso, secondo l’accusa, sarebbe riuscito anche ad abusare di una ragazza non ancora sedicenne.
“Il materiale pedopornografico – spiega la dirigente della Mobile, Valeria Dulbecco – veniva scambiato attraverso siti specializzati”.
Su questo aspetto dell’indagine, gli accertamenti sono ancora in corso.
Non è facile parlare di Franco Ferrarotti, morto a Roma nella giornata odierna, all’età di…
La FLC CGIL dà notizia della conclusione del confronto tra Ministero e OO.SS. relativo al…
Mercoledì 13 novembre nell'Auditorium del Goethe-Institut di Roma si è tenuta la tredicesima edizione della…
Come è noto Anief ha proclamato un nuovo sciopero della scuola per il prossimo venerdì 15 novembre, al…
Tre giorni di assenza giustificata al mese e interrogazioni e compiti in classe adattate al…
Nel corso della seduta del Consiglio dei Ministri del 12 giugno, il Governo ha dato…