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Adolescenti a rischio dipendenze

Secondo lo studio “Dipendenze comportamentali nella Generazione Z”, nel corso del quale sono stati intervistati più di 8.700 studenti tra gli 11 e i 17 anni, provenienti da 3.600 scuole secondarie di primo grado e di 5.100 circa delle secondarie di secondo grado, si è accertato che i nostri adolescenti sono a rischio dipendenze.

E in modo particolare oltre un milione e 150mila sono a rischio di dipendenza da cibo, quasi 500mila potrebbero avere una dipendenza da videogiochi mentre quasi 100mila presentano caratteristiche compatibili con la presenza di una dipendenza da Social Media, ed è diffuso anche il fenomeno dell’isolamento sociale (Hikikomori), che riguarda l’1,8% degli studenti medi e l’1,6% di quelli delle superiori. Inoltre proprio coloro che presentano rischio maggiore sono quelli che maggiormente dichiarano di avere difficoltà a parlare con i propri genitori di cose che li preoccupano.

Ma è stato pure approfondito la relazione tra genitori e figli, focalizzando l’attenzione anche sulle caratteristiche dei ragazzi con un profilo di rischio  e comportamenti legati all’utilizzo di internet, quali sfide social, doxing, sexting e morphing. Infine un focus di interesse è stato lo studio delle competenze genitoriali e il confronto tra i profili emotivi e comportamentali autodichiarati dai ragazzi con quelli riportati dai genitori.

Il 2,5% del campione presenta caratteristiche compatibili con la presenza di una dipendenza da social media. Gli studenti a rischio nella popolazione 11-13 anni hanno 10,1 volte in più di probabilità di avere una ansia sociale grave o molto grave e 5,5 volte in più di presentare un carattere di alta impulsività.

Il rischio di disturbo da uso di videogiochi vede coinvolto il 12% degli studenti, mentre rispetto all’età, la percentuale di rischio maggiore si rileva nelle scuole medie con il 14,3% dei ragazzi a rischio, mentre il dato scende al 10,2% alle superiori. I fattori associati sono la depressione moderatamente grave o grave, con un rischio di 5,54 volte maggiore nei ragazzi di 11-13 anni e 3,49 nei ragazzi 14-17 anni e un’ansia sociale grave o molto grave, con un rischio di 3,65 volte maggiore rispetto alla media nei ragazzi di 11-13 anni e 5,80 nei ragazzi 14-17 anni.

Il rischio di food addiction coinvolge 1.152.000 studenti circa tra gli 11 e i 17 anni, di cui più di 750.000 sono femmine.

Il 13,1% presenta un rischio lieve; il 6,4% un rischio moderato; il 9,3% presenta un rischio grave.

Coloro che presentano un rischio di food addiction grave nel campione 11-13 anni hanno 11,62 volte in più la probabilità di avere una depressione moderatamente grave o grave; 6,55 volte di presentare una depressione moderata; 4,43 volte di presentare ansia moderata e 2,39 volte di avere depressione lieve.

Gli studenti di 11-13 anni che hanno indicato di essersi isolati tutti i giorni negli ultimi 6 mesi sono stati l’1,8%, mentre la percentuale degli studenti 14-17 anni è del 1,6%. Rispetto al genere, la prevalenza più alta si ritrova nelle femmine che tendono ad isolarsi nella loro camera senza uscire di casa nell’1,9% nel caso delle studentesse delle scuole medie fino ad arrivare al 2,4% dei casi delle studentesse delle scuole superiori. Il dato allarma per la precocità del fenomeno e l’età più critica risulta essere i 13 anni.

Gli studenti di 11-13 anni con un rischio di Social Media addiction dichiarano una difficoltà comunicativa con i genitori nel 75,9% dei casi; quelli che presentano un rischio di Internet Gaming disorder nel 58,6%; quelli che presentano una food addiction grave nel 68,5%.

Infine, questa difficoltà di comunicazione con i genitori è dichiarata dal 72,1% dei ragazzi delle scuole medie che presentano una tendenza rischiosa al ritiro sociale ; questa percentuale sale al 77,7% nei ragazzi delle scuole superiori con lo stesso disagio.

Alla domanda “Hai mai fumato cannabis?” gli studenti delle superiori hanno risposto positivamente per il 22,3%. Tra i ragazzi che hanno fumato cannabis c’è una percentuale maggiore di fumatori, consumatori di alcol, di episodi di ubriacature nell’ultimo mese, di consumo di altre sostanze d’abuso e ansiolitici.

Pasquale Almirante

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