Numerosi i provvedimenti che nel corso del tempo hanno inteso prevenire i danni dal fumo e soprattutto limitarne l’uso tra giovani e giovanissimi, vietandolo in tutti i luoghi pubblici e in particolare nelle scuole. Nel 2013 il Decreto Legge 12 settembre 2013 n. 104 “Misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca”, ha stabilito che il divieto di fumo, già previsto dalla Legge 16 gennaio 2003 n. 3 per i luoghi chiusi, fosse esteso anche alle aree di pertinenza all’aperto delle istituzioni scolastiche, dalle scale anti incendio agli impianti sportivi, dalle sale di lettura e riunioni, le aree di ristoro fino agli eventuali automezzi in possesso della scuola. Il divieto vale per tutti coloro che sono nella scuola, anche per chiunque transita occasionalmente nei locali dell’istituzione scolastica.
È compito della dirigenza scolastica, all’inizio di ogni anno, promuovere alcune azioni contro il fumo, tra queste: diramare un’apposita circolare avente oggetto “divieto di fumo” che illustri procedure e responsabilità individuali, i compiti e le relative eventuali sanzioni disciplinari e amministrative.
Forse non tutti sanno che i proventi eventualmente derivati dalle sanzioni amministrative sono dapprima versati all’entrata del bilancio dello Stato e poi riassegnati allo stato di previsione del Ministero dell’Istruzione, quindi alle singole Istituzioni scolastiche che hanno contestato le violazioni, per essere utilizzati per la realizzazione di attività formative finalizzate all’educazione alla salute.
Il divieto è stato esteso negli anni anche alle sigarette elettroniche.
Gli “Electronic Nicotine Delivery Systems” (ENDS), hanno rapidamente guadagnato popolarità tra gli adolescenti a partire dal 2006, anno della loro immissione sul mercato. Con il termine ENDS si intende il grande gruppo di dispositivi facenti parte del mondo del vaping, ovvero dispositivi elettronici che forniscono nicotina simulando il fumo tradizionale senza combustione del tabacco.
I dati ISTAT del 2021 informano che i fumatori tra la popolazione in età scolare dai 14 anni in su sono 10 milioni. Nell’anno scolastico 2021-2022 è stata effettuata la quarta raccolta dati della sorveglianza GYTS (Global Youth Tobacco Survey), la quale ha indagato abitudini e conoscenze legate al fumo tra studenti di età 13-15 anni. Nelle scuole italiane, con oltre 2000 questionari compilati, sebbene sia scesa la quota di adolescenti che fuma esclusivamente sigarette tradizionali dal 21% al 16%, è aumentata contestualmente la quota di chi fa uso di ENDS.
La Commissione europea su ambiente, salute, rischi ambientali ed emergenti (Scientific Committee on Health, Environmental and Emerging Risks, SCHEER) si è espressa sui rischi sulla salute asso-ciati all’uso degli ENDS, tra cui effetti sistemici a lungo termine sul sistema cardiovascolare e su quello respiratorio. Una recente pubblicazione a cura della Società italiana di Pediatria fa risaltare tra i rischi quello relativo agli effetti acuti da intossicazione per l’ingestione accidentale dei liquidi contenuti nei dispositivi da parte dei bambini. Da non sottovalutare anche l’esposizione al vaping, che causa un danno irritativo delle vie respiratorie con possibili tosse e dispnea; la dipendenza da nicotina rappresenta un altro dei rischi maggiormente connessi all’uso degli ENDS.
I pediatri italiani avvertono: è essenziale nel prossimo futuro regolamentare la vendita e la distribuzione degli ENDS, informando giovani, medici e famiglie sui rischi per la salute associati a questi prodotti, aumentando a livello nazionale campagne di sensibilizzazione pubblica sui rischi, con interventi di prevenzione nelle scuole e sui social; e chiedono inoltre che la politica europea e nazionale intervenga con una reale informazione specifica per genitori, insegnanti e giovani fruitori. Queste indicazioni sono condivise con i pediatri del Regno Unito, i quali sottolineano come sia necessaria una legislazione analoga a quella sul controllo del tabacco per contrastare il progressivo aumento dell’uso tra i giovani. I pediatri ricordano che il 5%degli studenti delle scuole superiori utilizza correntemente le e-cigarettes, il 10,5%degli studenti delle scuole medie utilizza correntemente le e-cigarettes e il 14%dei fumatori adolescenti utilizza i dispositivi a tabacco riscaldato.
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