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Adolescenti: “incerti” o “preoccupati” per il futuro

Sarà stato per colpa del Covid e della guerra, ma sta di fatto che, secondo l’indagine 2022 sugli stili di vita degli adolescenti in Italia, realizzata dalla associazione no-profit Laboratorio Adolescenza e dall’Istituto di ricerca IARD su un campione rappresentativo di 5.600 studenti, il 52,7% degli adolescenti tra i 13-19 anni guarda al proprio futuro definendosi “incerto” o “preoccupato”.

Solo il 35% ritiene che si stia uscendo definitivamente dall’emergenza pandemia, mentre il 63,6% teme future recrudescenze. Tra l’80 e il 90% dei giovani è preoccupato delle possibili conseguenze, dirette e indirette, che possono derivare dal conflitto Russia-Ucraina; oltre il 75% teme una terza guerra mondiale o un eventuale coinvolgimento diretto dell’Italia. 

 58% degli adolescenti (69,4% delle femmine) sostiene che nei due anni di pandemia ha mangiato in modo inappropriato e il 37% lamenta di essere aumentato di peso. 

Nel 2020 (dati raccolti prima dello scoppio della pandemia) l’insoddisfazione riguardo al proprio aspetto fisico riguardava il 31% dei maschi (oggi è il 39%) e il 55,4% delle femmine (oggi è il 60,7%). 

Sono inoltre gli stessi adolescenti ad ammettere quando dicono (il 34% dei maschi e 53,7% delle ragazze) che nella valutazione del proprio aspetto fisico è importante il confronto diretto con amici e compagni e, soprattutto, il loro giudizio.

Un altro aspetto critico evidenziato dall’indagine riguarda l’attività sportiva. Confrontando i dati 2022 con quelli del 2020 (prima della pandemia), la percentuale di chi ha smesso di fare attività sportiva (che in passato aveva praticato) è passata dal 20,1% (2020) al 32,4% (2022), ma anche tra chi ancora pratica sport al di fuori della scuola la percentuale di chi pratica almeno due ore settimanali è scesa dal 62,4% (2020) al 49,5% (2022).

Pasquale Almirante

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