I risultati dell’indagine sullo stato di salute degli adolescenti italiani («Health Behaviour in School-aged Children») condotta dai ricercatori dell’Istituto Superiore di Sanità e delle Università di Padova, Torino e Siena non sono confortanti e potevano essere pure peggiori se effettuati durante il lockdown e la prolungata chiusura delle scuole.
L’indagine, come riporta La Stampa, ha preso in considerazione, relativamente alla salute fisica, le relazioni sociali e il benessere psicologico oltre 227mila ragazzi in età scolare di 11, 13, e 15 anni col risultato che i pre-adolescenti non mangiano molta frutta mentre per quanto riguarda le verdure, i risultati sono anche peggiori.
Scarsa l’attività fisica, infatti gli adolescenti italiani si muovono per meno di un’ora al giorno, ma cresce l’utilizzo dei media digitali, da cui deriva un alto tasso di sovrappeso e obesità, soprattutto tra i più piccoli e che riguarda 1 su 5.
In più, secondo lo studio, questa tendenza alla sedentarietà si traduce in un peggioramento delle condizioni di salute a partire dall’adolescenza, con inevitabili riflessi anche su quelle che sarà la salute dei futuri adulti. Per questo l’appello dell’Organizzazione Mondiale della Sanità: «Gli adolescenti dovrebbero svolgere un’attività sportiva tutti i giorni: almeno della durata di un’ora».
Ma la preoccupazione principale che emerge dal report riguarda lo stato di salute psicologica dei più giovani, che sembra diminuire all’aumentare dell’età: con le ragazze particolarmente a rischio.
Un adolescente su 4 ha riferito di sentirsi spesso nervoso, irritabile e di avere difficoltà ad addormentarsi almeno una volta a settimana.
E dunque, suggeriscono gli esperti, bisogna investire sui giovani, “per esempio assicurandoci che abbiano accesso a servizi per la salute psicologica appropriati per i loro bisogni.
Ma in crescita sarebbero pure gli adolescenti che si sentono stressati dai compiti scolastici, con un peggioramento dell’esperienza scolastica in relazione all’età.
Inoltre, gli adolescenti della fascia di età considerata rischiano di avviarsi ai primi approcci con l’alcol e il fumo di sigaretta. Dall’indagine si evince che un quindicenne su 5 risulta essersi già ubriacato due o più volte nella vita e almeno 1 su 7 nell’ultimo mese. Preoccupante anche l’attitudine al gioco d’azzardo e l’uso smodato dei social network.
In ultimo la scoperta della sessualità che espone i ragazzi al rischio di comportamenti poco sicuri. A livello europeo, un adolescente su 4 è risultato avvezzo a pratiche sessuali prive di protezioni.
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