Fra gli effetti collaterali della eccessiva permanenza in rete degli adolescenti, c’è il cosiddetto ‘Gambling’, ovvero il gioco d’azzardo on-line, che sta diventando un pericoloso fenomeno specie tra i giovani adulti.
In pratica, secondo il rapporto Spi, circa il 13% degli adolescenti intervistati (percentuale che sfiora il 17% se si considerano solo i maschi) dichiara di aver frequentato questi siti e di aver giocato ‘a soldi’ (una o più volte), da solo o insieme ad amici.
Il 45% sostiene di aver vinto, solo il 13% ammette di aver perso, mentre il 36% non ricorda l’esito economico della/delle esperienza. Il 32% è orientato a ripetere l’esperienza, il 45% a non ripeterla e il 18% non lo sa.
Per quanto riguarda la percezione della crisi economica, anche gli adolescenti risentono della non facile contingenza economica e sociale che stiamo vivendo. Per il 48,8% la “crisi economica” ha avuto effetti sulla sua famiglia, il 27,4% risponde di non saperlo, solo il 22% ha la percezione che la crisi non abbia influito sul tenore di vita della sua famiglia. Comunque, se avessero 1.000 euro da spendere le femmine indirizzerebbero gli acquisti verso abbigliamento-scarpe (66,3%), smartphone (37%) e viaggi (35,3%); mentre i maschi verso playstation/videogiochi (45,5%), abbigliamento-scarpe (41,9%) e smartphone (37,6%).
E per quanto riguarda il lavoro? E’ sfiduciato sulle prospettive di trovare facilmente lavoro dopo gli studi il 61% dei maschi e il 68% delle femmine. Nel 2012 lo era il 57% e nel 2009 la percentuale di chi non aveva fiducia di trovare lavoro era più bassa di oltre il 10%. Complessivamente quasi uno su due (43,4%) ha la convinzione che la vita di un adolescente di trent’anni fa fosse migliore di quella di un adolescente di oggi. La maggioranza relativa dei maschi vorrebbe diventare uno sportivo, per le femmine primo posto per ‘professioni’ (28,9%) seguite da ‘settore della moda’ (19,1%).
L’indagine registra un calo generalizzato di fiducia nei confronti di gran parte delle categorie, compresi e questa è una novità genitori ed amici, mentre sale la fiducia nelle forze dell’ordine e nei soldati. A sorpresa, dopo anni di calo costante, e pur rimanendo di gran lunga la categoria con più basso tasso di fiducia, invertono la tendenza i ‘politici’.
Al di là delle due ore scarse settimanali previste dal calendario scolastico, circa il 40% non pratica altro sport o lo pratica per un tempo inferiore alle due ore settimanali. La percentuale supera il 45% per le femmine. Un dato sul quale riflettere è la percentuale di adolescenti che dichiara di non poter praticare attività sportiva extrascolastica per motivi economici. Era il 12% del 2012, mentre oggi la percentuale ha superato il 17%.
Addiction, fumo di sigaretta in leggera diminuzione. A dichiarare di farne uso è il 28,3% contro il 32,2 nel 2012.
Per l’uso di cannabis la percentuale di chi afferma di averne fatto uso, almeno una volta, resta costante intorno al 7% (occorre però rilevare che in tali casi la sincerità di risposta può essere condizionata dal fatto che si tratta di una sostanza illegale).
Riguardo la ‘contiguità’ con l’addiction il 56% dichiara di avere amici che fanno uso di cannabis, il 13% di cocaina e il 16,3% di altri tipi di droghe. Rispetto al 2012 questi ultimi dati sono in sensibile aumento. Relativamente al consumo di alcol, consuma vino il 45,4%; birra il 50% e liquori il 23%, con una prevalenza dei maschi nei confronti delle femmine. Interessante osservare che mentre il consumo di vino è più alto nei piccoli comuni rispetto alle aree metropolitane, la situazione si inverte per quanto concerne la birra e i superalcolici.
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