La Fondazione Carolina ha pubblicato e reso disponibile in questi giorni la prima guida per minori online, per aiutare a conoscere i luoghi che i più giovani frequentano in media 4 ore al giorno, perché il parental control serve ma non basta.
La Guida si compone di 4 sezioni, più un’introduzione: Luoghi, i Rischi nel dettaglio, Come proteggere e Glossario. Nell’introduzione gli autori ricordano a genitori ed educatori che la comunità scientifica, dai pediatri ai pedagogisti, invita a non esporre i bambini davanti agli schermi almeno fino ai primi 3 anni. Nel dettaglio si legge che:
L’osservazione e l’ascolto e la presenza emotiva dell’adulto, secondo la guida di Fondazione Carolina, sono il vero parental control, per comprendere un uso distorto del web.
L’invito degli esperti è quello di aiutare i bambini e i ragazzi a vivere in sicurezza la loro esperienza online. È per questo che vengono forniti 10 mini consigli per conoscere e applicare gli strumenti tecnologici di supporto, tra cui per esempio vigilare sul caricare giochi e app adatti all’età dei propri figli, ricordandosi che prima dei 13 anni è proprio meglio niente social network! Ma è proprio meglio, secondo la guida, non dimenticare di leggere con attenzione i termini e le condizioni indicati nelle linee guida di ogni social e spiegare ai propri figli come bloccare persone indesiderate e segnalare contenuti e anche a non dare informazioni personali online e a non inviare proprie immagini a sconosciuti. Tutto parte, secondo Fondazione Carolina, dalla costruzione di un rapporto di fiducia, dialogando con i propri figli su ciò che avviene nella vita/esperienza online del bambino e del ragazzo. Molta attenzione va posta, per esempio, sulla dipendenza dallo schermo, e sul dare ad un altro adulto di riferimento ogni informazione quando ci si trova a vivere qualsiasi disagio online.
La ricca sezione sui luoghi della rete presenta, con l’ottica della prevenzione, un’analisi interessante di 15 socials, tra cui i notissimi Instagram, Tik Tok e Facebook, ma anche altri meno noti e non per questo meno pericolosi.
In “Come proteggere” gli adulti scopriranno non solo idee e consigli su come prevenire, strumenti per proteggere ma anche cenni sulla necessaria normativa nazionale sui rischi derivati dall’uso della rete. La sezione offre anche la possibilità di conoscere termini internazionali per affrontare la tipologia di rischio in rete in modo corretto e oggettivo.
Il glossario è un’altra interessante sezione della guida, che piega agli adulti il significato di termini importanti da conoscere per un’informazione di base sui rischi connessi alla rete.
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