Gli studenti delle scuole di Capua hanno lanciato una iniziativa nel corso del progetto “Io sono qui”, organizzato in collaborazione con l’Autorità Garante dell’Infanzia e Adolescenza, che ha coinvolto i ragazzi dell’Itet Federico II nella realizzazione di un reportage sui sogni dei loro coetanei.
E così hanno pensato di scrivere su centinaia di aeroplanini di carta delle frasi per invitare l’opinione pubblica a guadare le loro terra con altri occhi e la politica a non abbandonarli.
“Venite a scoprire quanto è meravigliosa la nostra terra, non è solo la Terra dei Fuochi”; “Italia, guardaci, anche noi facciamo parte di questo Paese”; “Vogliamo poter sapere che alla fine della scuola non dobbiamo emigrare per realizzarci”: queste alcune frasi scritte sugli aeroplanini che gli stessi ragazzi hanno fatto decollare dalle finestre del palazzo del Comune di Capua.
All’iniziativa hanno aderito il Comune di Capua, che ha messo a disposizione le finestre e i balconi del palazzo di città, e il Forum dei Giovani di Capua.
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“E’ stato un momento molto bello – spiega Guglielmo Lima, assessore alle politiche giovanili del Comune di Capua – e siamo orgogliosi per aver offerto il nostro contributo a questa iniziativa anche attraverso il Forum Giovani cittadino. E’ per noi fondamentale sostenere le attività promosse per i giovani e dalle scuole”.
I mille aeroplanini di Capua sono stati poi raccolti dagli stessi ragazzi dopo il loro “atterraggio” in Piazza dei Giudici e verranno portati a Roma. “Abbiamo raccolto i messaggi dei giovani – spiega Antonio Di Lorenzo, uno dei tutor del progetto “Io sono qui” a Capua – e nei prossimi giorni li consegneremo al nuovo Garante dell’Infanzia e Adolescenza Filomena Albano perché possa portare all’attenzione del Parlamento i sogni dei giovani di Capua”.
Il progetto “Io sono qui” è in corso in otto istituti superiori di quartieri periferici o difficili di altrettante città delle quattro regioni meridionali obiettivo convergenza: Campania, Puglia, Calabria e Sicilia. In Campania partecipano al progetto l’Istituto Tecnico Isabella d’Este Caracciolo, del quartiere Sanità a Napoli e l’Itet Federico II di Capua. Le altre città coinvolte sono Palermo, Catania, Taranto, Bari, Cosenza, Gioia Tauro.
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