“Mentre trovate il tempo per l’indegna intitolazione dell’aeroporto di Milano a Berlusconi, non potreste trovarlo anche per fare cose utili al paese?”, sono queste le parole pronunciate dalla vicepresidente del Movimento 5 Stelle, Chiara Appendino, durante un intervento alla Camera.
L’ex sindaca di Torino ha denunciato con forza le condizioni di sfruttamento vissute dai lavoratori nelle campagne delle Langhe in Piemonte, descrivendole come “schiavitù”. Ha paragonato questa situazione ai tirocini non retribuiti, considerandoli una forma moderna di sfruttamento: “Essere schiavi oggi significa anche fare stage su stage gratuiti inseguendo il miraggio di un’assunzione, il tutto magari dopo una laurea o un master”.
Nel suo discorso, Appendino ha criticato l’intitolazione dell’aeroporto di Milano a Silvio Berlusconi, suggerendo che il tempo dedicato a queste iniziative potrebbe essere meglio impiegato in interventi utili al Paese. Ha invitato i colleghi parlamentari a votare a favore di un ordine del giorno e di una proposta di legge del M5S, mirati a proteggere i tirocinanti dallo sfruttamento. La proposta include la retribuzione obbligatoria degli stage, una durata massima di sei mesi e il riconoscimento dei tirocini ai fini pensionistici.
Appendino ha espresso scetticismo riguardo alla volontà del Parlamento di adottare tali misure, accusando i politici di essere “totalmente inebriati dai numeri che raccontate con petto gonfio in tv, sui giornali, in quest’aula” e di ignorare la realtà al di fuori dei palazzi del potere.