Conclusa positivamente l’incredibile vicenda della richiesta di restituzione degli scatti di anzianità percepiti da docenti e Ata e delle posizioni economiche del personale ata della scuola è indispensabile affrontare le analoghe questioni che riguardano lavoratrici e lavoratori dei restanti comparti della conoscenza. (Università, Ricerca e AFAM). A partire dal 2009 questo personale ha visto la busta paga fortemente diminuita, i diritti compressi e violati, la “qualità di vita e di lavoro” ridotta ai minimi termini. I governi successivi, “tecnici” e di “larghe intese”, non hanno prodotto sostanziali cambiamenti nelle condizioni di sfascio dei comparti della conoscenza realizzate dagli ex Ministri Tremonti, Brunetta e Gelmini.
Contro queste politiche la FLC CGIL ha messo in campo una grande campagna di denuncia e contrasto: otto giornate di sciopero e migliaia di ore di assemblea, presidi e manifestazioni diffuse su tutto il territorio nazionale.
La difesa ad oltranza dei diritti e dei contenuti dei contratti nazionali, insieme alla decisa azione di difesa dell’occupazione e di superamento alla precarietà, è stata la nostra stella polare. Dalle mobilitazioni ai ricorsi legali nulla è stato lasciato di intentato per salvaguardare diritti e retribuzioni delle lavoratrici e dei lavoratori della conoscenza, con risultati che certamente non sempre hanno corrisposto ai nostri impegni, ma che hanno comunque consentito di arginare la volontà di destrutturare e ridisegnare in senso autoritario l’intero sistema della conoscenza.
E’ cresciuta la consapevolezza nei nostri comparti che bisogna cambiare radicalmente le politiche neoliberiste degli ultimi anni in Europa e in Italia ridando centralità all’intervento pubblico per creare piena e buona occupazione, come evidenziato dal piano per il lavoro della Cgil, per ridistribuire equamente la ricchezza e per rendere universale il sistema di welfare. Pur nelle differenze, anche sostanziali, tra la vicenda degli “scatti di anzianità” della scuola, l’ irragionevole e punitivo congelamento degli scatti ai docenti universitari ed il blocco delle progressioni e dei meccanismi di carriera che hanno riguardato tutto il personale universitario, della Ricerca e dell’Alta Formazione Artistica e Musicale, riteniamo di avere dato il nostro contributo al costituirsi di una evidente incrinatura alle previsioni della legge 122/2009: una deroga che si pone indubbiamente come rilevante precedente per il rilancio della nostra azione in tutti i nostri comparti.
Su questo “precedente” faremo leva per dare continuità alla nostra azione generale di riconquista del CCNL nelle parti economiche e normative, di cancellazione delle norme della Brunetta e per riaffermare tutte le previsioni contrattuali vigenti relative alle progressioni di carriera, oltre al ripristino delle materie di contrattazione e delle regole di costituzione ed utilizzo dei Fondi per il trattamento accessorio
Su questo “precedente” faremo leva per dare continuità alla nostra azione generale di riconquista del CCNL nelle parti economiche e normative, di cancellazione delle norme della Brunetta e per riaffermare tutte le previsioni contrattuali vigenti relative alle progressioni di carriera, oltre al ripristino delle materie di contrattazione e delle regole di costituzione ed utilizzo dei Fondi per il trattamento accessorio