I talebani colpisco ancora le donne afgane, ritenute neanche degne di istruzione, come sta capitando ad oltre 1,5 milioni di studentesse escluse dalle scuole per il divieto imposto dai talebani, privandole così di futuro.
Si sono infatti tagliati finora oltre mille giorni di scuola, pari a tre miliardi di ore di lezione, alle bambine di età superiore ai 12 anni da tutte le scuole secondarie del Paese.
Per l’Unicef è un fatto inaccettabile perché “questa esclusione sistematica non è solo una palese violazione del loro diritto all’istruzione, ma comporta anche opportunità sempre più scarse e un deterioramento della salute mentale”, considerato pure che l’istruzione, non fornisce solo opportunità, ma protegge anche le ragazze dalla piaga dei matrimoni precoci.
Ma non solo, secondo altri osservatori dell’Unicef, la società afghana “non si riprenderà mai del tutto” dalla perdita di così tante future professioniste, soprattutto in un Paese che già prima del divieto era alle prese con un basso tasso di alfabetizzazione giovanile. Si sta creando insomma in Afghanistan un “cimitero di speranze sepolte”.
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