Istruzione, educazione, formazione di qualità sono le fondamenta su cui deve poggiare tutto l’edificio dell’Agenda 2030. Per questo realizzare il Goal 4 “Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva e opportunità di apprendimento per tutti” è il primo passo necessario per conseguire anche gli altri 16 Goal – Obiettivi di sviluppo sostenibile.
Nel Rapporto 2017 sugli Obiettivi di sviluppo sostenibile, presentato alla Camera il 28 settembre, viene analizzata la situazione dell’Italia relativamente al Goal 4. Da un’osservazione complessiva dei dati relativi all’Italia per il periodo compreso tra l’autunno del 2016 e la prima metà del 2017 emerge un miglioramento riguardo l’aumento del tasso di completamento degli studi terziari per i 30-34enni, salito al 26,2% dal 25,3% dell’anno precedente, e la diminuzione dal 14,7% al 13,8% della quota di uscite precoci dal sistema di istruzione e formazione dei 18-24enni. Un’istruzione di qualità è la base per migliorare la vita delle persone e raggiungere lo sviluppo sostenibile.
Un’istruzione di qualità, equa ed inclusiva è quella in cui non ci siano fattori di esclusione individuale e sociale (per esempio il fatto di essere di origine immigrata, di classe sociale bassa o provenienti da famiglie con situazioni problematiche, oppure il fatto di essere affetti da disabilità o con disturbi specifici dell’apprendimento), fattori che diversi studi ci dicono tradursi in risultati scolastici meno buoni e che rischiano, quindi, di creare cittadini e lavoratori di serie B.
Poi parlando di istruzione di qualità oggi dobbiamo sottolineare l’aspetto e il valore delle competenze: i ragazzi non devono solo acquisire nozioni, ripetere la lezione a memoria, ma devono essere in grado di affrontare una realtà molto complessa: ad esempio, devono sviluppare capacità comunicative e di problem solving”.
Il livello base di alfabetizzazione è migliorato in maniera significativa, ma è necessario raddoppiare gli sforzi per ottenere risultati ancora migliori verso il raggiungimento degli obiettivi per l’istruzione universale. Per esempio, a livello mondiale è stata raggiunta l’uguaglianza tra bambine e bambini nell’istruzione primaria, ma pochi paesi hanno raggiunto questo risultato a tutti i livelli educativi.
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