Oggi è stato pubblicato il decreto ministeriale n. 102 del 27 maggio 2024 relativo a Agenda Nord, sulla destinazione di risorse per interventi integrati di riduzione dell’abbandono scolastico e per il potenziamento delle competenze nelle istituzioni scolastiche delle regioni del Centro-Nord, nell’ambito del Programma Nazionale “Scuola e competenze 2021-2027”, in attuazione del regolamento (UE) 2021/1060 e del Programma operativo complementare “Per la Scuola 2014-2020”.
Agenda Nord, cosa prevede
Al fine di potenziare le competenze, ridurre i divari territoriali e negli apprendimenti e contrastare la dispersione scolastica, sono stati stanziati 34.300 milioni di euro in favore di alcune istituzioni scolastiche statali primarie, secondarie di primo e di secondo grado delle Regioni Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Umbria e Veneto.
A ciascuna di queste istituzioni scolastiche è assegnato un importo di 140mila euro a valere sul Programma nazionale PN “Scuola e competenze 2021-2027” – Obiettivo specifico ESO4.5. Tale finanziamento è concesso previa adesione ad apposito avviso pubblico predisposto dall’Autorità di gestione del Programma nazionale.
Al fine di potenziare le competenze di base, superare i divari territoriali e contrastare la dispersione scolastica è autorizzata una spesa massima complessiva di 165.700 milioni di euro in favore delle istituzioni scolastiche statali primarie delle regioni Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Umbria e Veneto, di cui all’Allegato 2.
Al fine di realizzare nell’ambito dell’Agenda Nord un progetto pilota nei contesti con maggiore disagio educativo, affinché le scuole siano poli educativi e presidio di sviluppo dei territori, in rete con altre scuole, enti, istituzioni, associazioni del terzo settore per ridurre i divari territoriali, è autorizzata la spesa complessiva di 20 milioni di euro a valere sul Programma operativo complementare 2014-2020.
Le parole di Valditara
Lo scorso 27 maggio, a Milano, il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha illustrato il progetto Agenda Nord, annunciato ad aprile, insieme al presidente Invalsi Roberto Ricci, che ha presentato la ricerca su cui si basa l’iniziativa. Ecco le parole del numero uno di Viale Trastevere.
“Noi partiamo dal presupposto che la scuola costituzionale è quella che mette al centro la persona, noi dobbiamo sviluppare una politica scolastica che metta tutti i giovani nelle condizioni di avere pari opportunità formative. La scuola, come entità costituzionale, si pone l’obiettivo di centrare la sua attenzione sulla persona, mirando allo sviluppo di politiche educative che garantiscano a tutti i giovani le stesse opportunità formative. Tra le varie iniziative messe in campo, emerge l’importanza di ‘Agenda Sud’ un progetto che ha beneficiato di significativi investimenti e che ha già cominciato a mostrare risultati positivi. L’obiettivo è di ridurre le disparità formative e lavorative tra giovani che vivono in differenti aree del paese, sottolineando l’immoralità di una nazione divisa in due per quanto riguarda l’accesso all’istruzione”.
“È stato lanciato un importante progetto per il potenziamento dell’insegnamento dell’italiano per gli alunni stranieri di prima generazione, a dimostrazione di un approccio fortemente inclusivo. L’analisi dei dati relativi alla dispersione scolastica ha evidenziato criticità soprattutto nelle scuole di periferia, non soltanto nelle aree meridionali ma anche in quelle settentrionali, con aree di Milano che presentano tassi di dispersione comparabili o superiori a regioni come la Sardegna e la Campania”.