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Agenda Nord, per i docenti impegnati in attività extrascolastiche previsti compensi aggiuntivi: il piano avrà durata biennale

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Dopo l’Agenda Sud, che, come dice lo stesso nome, interessa le Regioni meridionali del nostro Paese, il Ministro Valditara ha presentato oggi, 27 maggio, a Milano Agenda Nord, un piano di interventi che, con uno stanziamento complessivo di 220 milioni di euro, mira a contrastare la dispersione scolastica e a potenziare le competenze nelle aree del Settentrione e del Centro Italia inserite in contesti difficili e con più alti tassi di dispersione.

Le regioni coinvolte sono: Emilia-Romagna, FriuliVenezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Umbria e Veneto.

Vi sono realtà che, pur trovandosi nella stessa area geografica o addirittura nella stessa città, scontano differenze legate alla marginalità del contesto sociale in cui si trovano. Dal prossimo settembre”, ha dichiarato Valditara, “interveniamo con un piano in dieci azioni. Metteremo in campo attività di supporto alla formazione dei docenti e alla progettazione della didattica, favorendo anche lo sviluppo di progetti teatrali e sportivi che motivino i ragazzi, per una scuola che sia sempre aperta e più vicina a tutti”.

Il Ministro ha anche sottolineato che per i docenti impegnati in attività extrascolastiche vi saranno compensi aggiuntivi.

Se la scuola deve mettere al centro la persona”, ha proseguito Valditara, “dobbiamo sviluppare una politica che metta tutti i giovani in condizione di avere pari opportunità formative, a prescindere dal luogo in cui sono nati. Agenda Nord è parte essenziale di questo grande progetto per superare i divari e riunire il Paese”.

Scuole coinvolte e risorse disponibili

I 220 milioni stanziati per “Agenda Nord” coinvolgono circa 3mila scuole delle Regioni Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Umbria, Veneto, e sono così suddivisi: ·

  • 165,7 milioni a supporto di 2.919 scuole primarie per contrastare la dispersione scolastica e ridurre i divari negli apprendimenti, potenziare le competenze di base e quelle trasversali, retribuire il personale scolastico per le ore aggiuntive nelle quali è impegnato nell’attuazione di progetti didattici, realizzare attività laboratoriali (per esempio, sport, teatro, musica, educazione alla cittadinanza), anche in orario extra scolastico. Il finanziamento varierà a seconda degli indicatori di fragilità andando da 24.000 euro fino ad oltre 80.000 euro per le scuole più fragili.
  • 34,3 milioni sono destinati a 245 scuole, individuate direttamente da Invalsi, per le quali sono previste ulteriori misure di accompagnamento e supporto costante da parte del MIM, tramite Indire e Invalsi; formazione specifica dei docenti; coinvolgimento delle famiglie; didattica innovativa e laboratoriale; ampliamento del tempo scuola; potenziamento delle attività sportive. Per ogni scuola saranno attribuiti 140.000 euro.
  • 20 milioni per progetti pilota nelle aree più fragili, individuate con il supporto di Invalsi. In questi progetti, le scuole potranno attivare azioni di sostegno socioeducativo e psicologico, percorsi formativi personalizzati, orientamento e accompagnamento.

Durata

Il piano avrà la durata di 2 anni scolastici e, sulla base dei risultati, potrà essere esteso.

Obiettivi

Le finalità del piano sono:

  • ridurre i divari territoriali
  • innalzare le competenze di base e quelle trasversali
  • contrastare la dispersione scolastica e l’abbandono precoce a cominciare dalla scuola primaria
  • introdurre metodi didattici inclusivi e innovativi
  • sperimentare modelli replicabili da estendere nei territori.

I 10 punti del piano

  1. Studentesse e studenti al centro: insegnamento personalizzato che tenga conto delle esigenze di ciascuno, promozione di attività di orientamento e tutoraggio estese anche alle scuole del primo ciclo, in coerenza con le Linee guida per l’orientamento
  2. Didattica innovativa e laboratoriale: setting di apprendimento innovativi, superamento del paradigma di insegnamento basato sulla lezione frontale, introduzione di nuove metodologie didattiche
  3. Scuola aperta e più vicina a tutti: scuola aperta per attività extracurricolari e nei periodi di sospensione delle lezioni, orario delle lezioni più flessibile per offrire agli studenti la possibilità di continuare a imparare
  4. Retribuzione dei docenti: retribuzione ai docenti, per incarichi aggiuntivi oltre l’orario scolastico, impegnati nei progetti
  5. Formazione dei docenti: formazione dei docenti coordinata da Invalsi e Indire sulla didattica orientativa, sulla progettazione didattica, sull’utilizzo dei dati per migliorare gli esiti degli apprendimenti
  6. Coinvolgimento delle famiglie: organizzazione di gruppi di supporto alla genitorialità con la condivisione di esperienze e strategie
  7. Supporto e accompagnamento alle scuole: Invalsi e Indire supportano le 245 scuole sia nella formazione dei docenti, sia nella progettazione didattica e le accompagna in un percorso di auto-riflessione, di monitoraggio e di analisi dei dati di ciascuna scuola sugli apprendimenti
  8. Promuovere il tempo pieno: attivazione di progetti extracurricolari e oltre l’orario scolastico per favorire un ampliamento del tempo scuola anche grazie agli investimenti relativi alle mense scolastiche
  9. Favorire le attività teatrali, musicali e sportive: attivazione di progetti per favorire le attività teatrali e musicali e la pratica sportiva, mantenere alta la motivazione, favorendo l’attivazione di convenzioni, anche grazie agli investimenti relativi alle palestre scolastiche. Al riguardo, è stato incrementato lo stanziamento iniziale del PNRR, ridotto rispetto al fabbisogno e alle richieste pervenute al Ministero, di ulteriori 149,7 milioni per le palestre delle scuole superiori nel Centro-Nord
  10. Progetti speciali di offerta formativa: attivazione di progetti specifici d’intesa con i Presidenti di Regione e le realtà locali per far decollare le potenzialità delle aree interessate.

LA PRESENTAZIONE DEL MINISTERO

IL REPORT INVALSI