Le ultime notizie che arrivano da Viale Trastevere sulla questione dell’aggiornamento “oblbigatorie” sono decisamente interessanti.
Dice il Ministro che anche per il personale Ata ci sarà la formazione obbligatoria. Ottima cosa, ma in quale orario si farà?
Si presume che per gli Ata dovrà essere fatto all’interno dell’orario di servizio settimanale (36 ore): in caso contrario il maggiore impegno oltre la trenteseiesima ora dovrebbe essere pagato come straordinario; ma siccome già ora i soldi del MOF sono largamente insufficienti, c’è da chiedersi come si potrebbero pagare anche gli straordinari per l’aggiornamento.
Quindi per gli Ata formazione all’interno delle 36 ore settimanali e per i docenti oltre le 40 ore di attività funzionali all’insegnamento? La sperequazione sarebbe del tutto evidente.
Non solo, ma a questo punto per i docenti sarebbe persino troppo facile ricorrere al giudice del lavoro e ottenere il pagamento delle ore dedicate alla formazione, così come sta già capitando per gli impegni nei consigli di classe.
Ci potrebbe però essere una soluzione diversa: contratti di lavoro separati per Ata e docenti, ma si tratta evidentemente di fantascienza, o meglio di fantasindacalismo.
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