Dopo la sentenze della Corte Costituzionale e l’ordinanza del Tar Lazio, con relativa lettera del commissario ad acta in risposta alla nota del Miur – con la quale si sosteneva che “con riferimento ad eventuali richieste del commissario ad acta relative all’esecuzione delle ordinanze cautelari del Tar Lazio si ritiene di non doversi procedere ai richiesti inserimenti in graduatoria” – e dopo la significativa “presa d’atto” dello stesso Ministero, che nella successiva nota del 7 aprile su “Contenzioso seriale avverso il D.M. n. 42/2009” sottolinea che “si ritiene doversi procedere alle modifiche delle graduatorie nei termini previsti” dalla stessa lettera del commissario ad acta, l’orientamento è quello di consentire a tutti i docenti l’inserimento “a pettine” in un’altra provincia, facendo valere i titoli in loro possesso e i punteggi maturati, consentendo il libero movimento dei lavoratori su tutto il territorio nazionale, così come appunto sancito dalla Consulta.
Adesso i precari attendono che venga emanato il decreto ministeriale per l’aggiornamento delle Gae.