Il DdL semplificazioni potrebbe portare una nuova proroga all’aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento. Inizialmente, l’aggiornamento era stato previsto per il 2017, poi però prorogato al 2018/2019. Se il maxiemendamento riceverà il via libera, vi sarà lo slittamento all’anno scolastico 2019/2020.
Come anticipato, si tratterebbe di un’altra proroga all’aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento. Infatti, stiamo parlando delle liste ormai vigenti dall’anno scolastico 2014/2015, che sarebbero dovute essere aggiornate alla fine del triennio 2014/2017, ma che l’articolo 1 comma 10-bis, della legge n.21, 2016, ne aveva previsto la proroga: “Il termine per l’aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento di cui all’articolo 1, comma 605, lettera c), della legge 27 dicembre 2006, n. 296, già aggiornate per il triennio 2014/2017, è prorogato all’anno scolastico 2018/2019 per il triennio successivo. Conseguentemente, le prime fasce delle graduatorie di istituto di cui all’articolo 5, comma 5, del regolamento di cui al decreto del Ministro della pubblica istruzione 13 giugno 2007, n. 131, per il conferimento delle supplenze ai sensi dell’articolo 4, comma 5, della legge 3 maggio 1999, n. 124, sono aggiornate a decorrere dall’anno scolastico 2019/2020. Restano fermi i termini per l’aggiornamento delle graduatorie di istituto di seconda e di terza fascia.”
Bisogna ricordare che la prima fascia delle graduatorie di istituto avrà l’aggiornamento contemporaneamente alle graduatorie ad esaurimento. In questo caso, per ogni candidato sarà riportato il punteggio delle GaE, come riferisce il D.M. del 13 giugno 2007: “Gli aspiranti della I fascia sono inclusi secondo la graduazione derivante dall’automatica trasposizione dell’ordine di scaglione, di punteggio e di precedenza con cui figurano nella corrispondente graduatoria ad esaurimento“.
Come riferito in precedenza, i sindacati, non sembrano apprezzare le novità prevista dal decreto semplificazioni. La Uil Scuola, tramite il segretario Pino Turi, non ci sta: “prorogare l’aggiornamento delle Gae, al di fuori di un progetto complessivo per superare la questione precari significa due cose: una irresponsabile sottovalutazione della questione o il presupposto di un ridimensionamento degli organici, di nuovi tagli. Utilizzare la legge per governare un sistema complesso come quello scolastico, sembra un’irrefrenabile ambizione delle forze politiche tutte protese alla ricerca di consenso facile. Una politica effimera, intrapresa e poi abbandonata da tutti gli Esecutivi”.
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