Graduatorie

Aggiornamento Gps 2024/26, corsi abilitanti, titoli esteri e apertura delle istanze: tutte le novità

Intervenuta nel corso della diretta della Tecnica risponde live di mercoledì 15 maggio, Manuela Pascarella del Centro Nazionale Flc Cgil ha parlato del confronto tra il ministero dell’Istruzione e i sindacati e delle novità scaturite:

“L’incontro di oggi è stato un incontro di confronto politico che è scaturito da parte dell’ufficio di Gabinetto del ministro Valditara a seguito di una richiesta che abbiamo formulato come sindacati unitariamente per chiedere che ci fosse un approfondimento nel merito della scelta del Ministro e dell’amministrazione di prevedere degli inserimenti con riserva in prima fascia di soggetti che avrebbero potuto conseguire l’abilitazione nel corso dei prossimi mesi ma che chiaramente non avrebbero il tempo a completare il percorso formativo entro il 30 giugno”.

“L’altro argomento al centro della richiesta del confronto è il tema della scelta di far inserire a pettine i docenti con titolo di abilitazione o specializzazione conseguita all’estero in attesa di riconoscimento e di dare loro i contratti di supplenza nonostante l’inserimento sia ancora caratterizzato dalla presenza di questa riserva connessa appunto al riconoscimento poi del titolo. Su questi due punti si è aperto il confronto con l’amministrazione con anche il capo di Gabinetto e su questi due differenti aspetti abbiamo registrato due risposte differenti, nel senso che noi come sindacati avevamo chiesto sostanzialmente in maniera quasi unitaria di poter emanare una legge tesa magari a istituire delle fasce aggiuntive che preservasse tutti coloro che sono inseriti in prima fascia senza dare luogo a scavalchi da parte di coloro che si inseriscono ma non hanno ancora o completato il percorso formativo abilitante oppure nel caso dei titoli esteri sono in attesa comunque di un riconoscimento formale del titolo”.

“E invece la risposta che abbiamo ricevuto dall’amministrazione è stata quella che non c’è la volontà di fare un provvedimento di legge di questa natura, quindi su coloro che si iscriveranno ai corsi abilitanti, se non conseguono l’abilitazione entro il 30 giugno la possibilità di permanere in prima fascia viene a questo punto esclusa”.

“Per quanto invece riguarda i titoli esteri il ministro Valditara ha sostanzialmente confermato invece la scelta di volere attribuire i contratti di supplenza a coloro che sono inseriti con riserva in prima fascia anche se il titolo non ha ancora ottenuto il riconoscimento definitivo dopo l’analisi della validità del titolo medesimo, peraltro sui corsi abilitanti è Importante sottolineare un punto, che i ritardi con cui questi corsi sono stati avviati non sono in alcun modo dipesi dal confronto sindacale o da qualsiasi altro tipo di riunione pure importante che c’è stata nei mesi passati, perché in realtà sono mesi e mesi che noi abbiamo le bozze di provvedimenti di attivazione dei corsi che sono pronte e quindi tutti questi ritardi nell’emanazione di questi decreti per noi comunque sono un’azione diciamo una scelta non giustificabile che determina chiaramente il fatto che tanti colleghi che aspettavano di poter acquisire questa abilitazione da anni, in questo frangente non la potranno spendere ovviamente all’interno della prima fascia della GPS e potranno utilizzarla solo l’anno venturo per l’inserimento negli elenchi aggiuntivi”.

“Devo dire che noi per quanto riguarda il fatto che chi è inserito a pieno titolo in prima fascia, a partire dagli idonei del concorso ordinario 2020, siamo contenti di avere comunque messo in sicurezza la posizione di questi colleghi quantomeno rispetto a eventuali inserimenti con riserva sul tema dei titoli esteri, invece non siamo soddisfatti per niente perché sebbene siamo consapevoli che ci siano dei gravissimi giustificati ritardi da parte del ministero nella valutazione di questi titoli, peraltro con un appalto da 4 milioni e mezzo di euro affidato a Cimea che avrebbe dovuto accelerare e che invece evidentemente non l’ha fatto. È chiaro che questi ritardi non sono imputabili ai lavoratori coinvolti, però riteniamo che attribuire dei contratti a chi ha ancora inserito in una graduatoria con riserva, producendo uno scavalco nei confronti di chi ha un titolo di specializzazione conseguito in Italia che quindi ha una piena validità sia una scelta sbagliata perché determina contenzioso determina eh conflitti tra le diverse categorie di lavoratori, ci sembra che ci siano una serie di argomenti su cui il ministro Valditara arriva con forte ritardo e poi questi ritardi trovano delle soluzioni che a nostro avviso non sono condivisibili assolutamente”.

Il 20 maggio l’apertura delle istanze

“Sembra che si possano aprire lunedì 20 le istanze, il periodo di apertura comunque minimo è di 20 giorni, potrebbe essere autorizzato anche qualche giorno in più. Non nascondo che siamo molto preoccupati dal fatto che vi sia prevista dallo stesso Ministero a partire dal 28 l’apertura della terza fascia Ata che è un’istanza che al pari di quella delle GPS coinvolge diversi milioni di lavoratori. Quindi voi capirete che se sono già più di 800.000 oggi i docenti o gli aspiranti insegnanti inseriti nelle GPS, sono già più di quasi 3 milioni i lavoratori Ata iscritti nella terza fascia andare ad aggiornare queste due diverse tipologie di graduatoria con una sovrapposizione temporale anche parziale dei due periodi in cui le istanze sono aperte, ovviamente renderà più complesso da un lato per noi sindacato il fatto di dare supporto alle persone lavoratori, ma capite bene che poi la persona che non riesce a ottenere delle indicazioni rischia di commettere degli errori nella compilazione delle domande che si riversano anche sotto forma di errori nei punteggi nelle graduatorie e quindi abbiamo detto pure che è pure interesse dell’amministrazione cercare di gestire queste procedure con tempi e con modi che siano più rispettosi di uno scaglionamento delle procedure stesse quindi evitando appunto le sovrapposizioni, e più rispettose anche della possibilità da parte delle persone di potersi avvalere liberamente anche del supporto di un sindacato senza trovare difficoltà che sono connesse alla mole di persone che in quel momento giustamente si riversano nelle nostre sedi”.

Daniele Di Frangia

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