Nei prossimi giorni si discuteranno gli emendamenti correttivi al Decreto Scuola del 6 aprile scorso che rinviava l’apertura e l’aggiornamento delle graduatorie scolastiche al 2021. Lo stato di emergenza aveva dapprima portato il ministro ad un rinvio delle graduatorie che probabilmente sarebbe stata la strada più onesta nei confronti di tutti quegli studenti che in queste settimane di disagio hanno avuto inevitabili rallentamenti al loro percorso di studi.
Nella prossima settimana si ridiscuterà la questione di un aggiornamento delle graduatorie per via telematica, trasformandole in provinciali, che escluderà dalla possibilità di un inserimento in graduatoria per i prossimi due o tre anni quanti arriveranno alla laurea anche pochi mesi dopo.
Una mazzata per i giovani laureati, già penalizzati dall’uscita dei bandi di concorso in anticipo rispetto ad un loro possibile svolgimento, ma che li esclude, di fatti, in quanto non aventi il titolo alla scadenza dell’iscrizione al bando.
Si ritiene pertanto quanto meno necessario dare ai prossimi laureati una speranza, quella di una finestra annuale di inserimento nelle graduatorie di terza fascia, ora più che mai possibile alla luce di un processo di digitalizzazione delle procedure.
Alessio Gervasi