In merito quanto accaduto l’altro ieri all’istituto Viola Marchesini di Rovigo (un’insegnante colpita in classe da due palline di gomma sparate da una pistola ad aria compressa) desidero segnalare che il quotidiano locale Il Gazzettino non si è accontentato di darne notizia, ma ha dato in pasto ai lettori quello stesso video che gli studenti di quella classe avevano creato e diffuso su Whatsapp per deridere l’insegnante.
Mi chiedo e vi chiedo: se a postare tale robaccia sui social lo studente rischia, com’è noto, gravi sanzioni, può farlo impunemente un giornale?
E chiedo ancora: è possibile che, delle migliaia di leggi presenti nei codici italici, nessuna possa indurre certi media a un’informazione minimamente corretta e rispettosa, non dico della dignità dei docenti, ma di quella di un qualsiasi cittadino?
Caterina Diemoz
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