Personale

Aggressioni al personale scolastico, pagamento alla scuola da 500 a 10 mila euro in caso di sentenza di condanna

Nella Legge 150/2024, recante “Revisione della disciplina in materia di valutazione delle studentesse e degli studenti, di tutela dell’autorevolezza del personale scolastico nonché di indirizzi scolastici differenziati”, meglio nota come riforma sul voto in condotta, c’è anche una disposizione che concerne misure a tutela dell’autorevolezza e del decoro delle istituzioni scolastiche e del personale.

Si tratta dell’articolo 3, che così recita:

1. Con la sentenza di condanna per i reati commessi in danno di un dirigente scolastico o di un membro del personale docente, educativo, amministrativo, tecnico o ausiliario della scuola, a causa o nell’esercizio del suo ufficio o delle sue funzioni, è sempre ordinato, oltre all’eventuale risarcimento dei danni, il pagamento di una somma da euro 500 a euro 10.000 a titolo di riparazione pecuniaria in favore dell’istituzione scolastica di appartenenza della persona offesa. L’importo della somma di cui al primo periodo è determinato dal giudice, tenuto conto dei criteri di cui all’articolo 5 del decreto legislativo 15 gennaio 2016, n. 7.

In altri termini, chi commette reato nei confronti di un Dirigente scolastico o di un docente o di un ATA, mentre sta svolgendo le sue funzioni, reato cui è seguita una sentenza di condanna, dovrà risarcire il danno e inoltre dovrà versare alla scuola in cui lavora il dipendente in questione anche una cifra, stabilita dal giudice, che può arrivare fino a 10 mila euro.

Con questa misura punitiva pecuniaria si vogliono certamente disincentivare le sempre più frequenti aggressioni nei confronti del personale della scuola da parte di studenti, ma anche dei genitori.

Lara La Gatta

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