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Aggressioni docenti, il nuovo anno sarà migliore del precedente?

Ha ragione il ministro dell’Interno, Matteo Salvini quando afferma che è davvero giunto il momento di dire basta alle aggressioni contro i docenti da parte degli alunni e peggio ancora dei genitori sempre contro i docenti.

Siamo all’inizio del nuovo anno e questo deve essere il proposito che deve animare il 2019. Tuttavia, aspettiamo al varco il responsabile del Viminale perché le sue parole non restino tali, ma si traducano in realtà.

La classe docente ha urgentemente bisogno di lavorare serenamente dopo l’anno funesto, il 2018, che ha visto un’escalation di azioni e aggressioni vergognose verso una categoria che gode di una scarsa considerazione sociale. C’è bisogno di riscatto e di mettere dei paletti sul rispetto e sull’educazione.

Far rispettare le regole è, dunque, l’imperativo categorico che va appreso soltanto in due contesti, la famiglia e la scuola. Urge collaborazione.

Se un ragazzo non rispetta le regole a casa sua come si può pretendere dagli insegnanti che questo ragazzo le impari a rispettare nell’ambiente scolastico?

I docenti non sono i genitori, non possono e non devono sostituirsi a loro in nessuna maniera, perché hanno ruoli sociali ben definiti e diversi. Spesso si attribuisce la colpa delle malefatte degli alunni al docente e lo si massacra additandolo come il solo responsabile. No, non è così: è necessario risalire sempre a monte, ad analizzare il contesto familiare in cui il ragazzo è cresciuto, se è stato abituato a rispettare le regole.

Un ragazzo che è diligente, rispetta i genitori e gli insegnanti lo farà sempre; se al contrario a casa sua non rispetta i genitori come si può pensare che a scuola possa rispettare i docenti. Al minimo rimprovero cosa accade? Reagisce violentemente perché non è abituato ad un determinato comportamento sociale, non conosce “l’alfabeto sociale” e quindi va rieducato con opportune strategie educative prima e didattiche poi.

Se ci sarà il rispetto delle regole all’interno della scuola, qualsiasi percorso didattico sarà fattibile…altrimenti baratro totale.

 

Mario Bocola

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