I temi per la prima prova scritta e il materiale per la seconda sarebbero a prova di hacker, secondo quanto dice il Miur, perché viene utilizzata una tecnologia di tipo militare, con cifratura a doppia chiave mentre gli studenti, invece di studiare, sembra abbiano messo in moto tutta la fantasia possibile per dribblare qualsiasi controllo.
E così ne hanno trovato un’altra, tra le tante di cui abbiamo reso conto: la bottiglietta.
Che non è quella che viene buttata a mare dai naufraghi, ma quell’altra che spesso i ragazzi portano con sé a scuola per combattere l’arsura provocata dall’ansia di prestazione.
«Nessun professore vi sequestrerà mai la bottiglietta dell’acqua o di qualche altra bibita! La sera prima del compito dovrete seguire questa procedura:
1) staccare e scannerizzare l’etichetta della bottiglietta dell’acqua;
2) con un programma di fotoritocco cancellare i componenti dell’acqua o della bibita;
3) con lo stesso programma di fotoritocco scrivete le formule e gli appunti che vi occorrono»
E ora che anche i commissari sanno di questa ulteriore trovata, che faranno?