E così 30 figli di immigrati rischiano l’esclusione, mentre il sindaco, Anna Tinivella, ha chiesto alla Regione Piemonte l’istituzione di una sezione in più per il centro storico così da poter accogliere i bimbi tagliati fuori dal servizio scolastico perché in lista d’attesa.
La proposta è stata avanzata dopo le proteste di alcuni genitori che non condividono i criteri di priorità adottati dal Consiglio di Circolo della Direzione Didattica cittadina. Il primo di questi criteri è appunto la cittadinanza italiana e 30 dei 36 bimbi rimasti esclusi dal servizio di dà il caso che siano stranieri. Tra gli altri criteri si richiede non solo la residenza nel comune di Borgomanero, ma anche in zone che siano abbastanza vicine alla scuola, la presenza di fratelli già iscritti nella scuola e l’età anagrafica.
Già nei giorni scorsi il sindaco Tinivella ha contattato la direttrice didattica Maria Teresa Valsesia e il presidente di circolo, che le hanno dato conferma dei criteri adottati: a loro giudizio si tratta di una prassi consolidata utilizzata anche negli scorsi anni nel momento in cui il numero degli iscritti era eccedente rispetto alla possibilità di accoglienza.
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