Nella valutazione dei titoli per il concorso a cattedra saranno attribuiti 5 punti al dottorato di ricerca, all’assegno di ricerca e all’abilitazione scientifica nazionale per docenti universitari di I e II fascia.
Una novità che «qualora fosse confermata – avverte l’Adi, l’associazione dei dottorandi e dottori di ricerca – rappresenterebbe un primo incoraggiante passo verso la valorizzazione, nell’ambito del sistema scolastico, del patrimonio di esperienza di ricerca e di didattica maturata negli atenei da dottori di ricerca e assegnisti».
La novità, spiega Il Sole 24 Ore, è contenuta nel decreto del ministero con tanto di tabella dei titoli valutabili nei concorsi per titoli ed esami per l’accesso ai ruoli del personale docente della scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado.
In totale il punteggio massimo delle prove d’esame sarà di 100 punti: scritto e orale valgono 80 punti, e ad assegnare gli ultimi 20 punti saranno invece i titoli a cui il ministero dell’Istruzione ha dedicato uno specifico Dm e, soprattutto, una tabella sinottica.
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Tra questi appunto c’è l’attribuzione di 5 punti al dottorato ( nel concorso precedente i punti attribuibili erano al massimo 3) che si configurerebbe entro un massimale di 10 punti previsto per i «titoli professionali culturali e di servizio».
«Giova ricordare, del resto, che l’attribuzione dei 5 punti – spiega l’Adi – è inquadrata nell’ambito di abilitazioni (Tfa e Pas) che hanno richiesto impegnativi percorsi di formazione pedagogico-didattici e tirocini per centinaia di ore presso le istituzioni scolastiche». L’Adi esprime dunque l’auspicio che il quadro relativo alla valutazione dei titoli emerso in questi giorni venga confermato