Oggi 15 marzo è arrivato lo stop dell’Aifa nei confronti del vaccino AstraZeneca in tutta Italia, per ragioni esclusivamente precauzionali, una decisione “assunta dopo un colloquio tra il presidente del Consiglio Mario Draghi e il ministro della Salute Roberto Speranza”. Lo spiegano fonti del ministero della Salute, riprese da Adnkronos. Insomma, il Premier Draghi e il ministro della Salute Speranza danno l’ok al provvedimento sospensivo. Peraltro, nel corso della giornata Speranza ha avuto colloqui con i ministri della Salute di Germania, Francia e Spagna, dai quali è emersa a livello generale una linea comune di tipo prudenziale.
Così il ministro Speranza: “Le scelte compiute e condivise oggi dai principali Paesi europei su AstraZeneca sono state assunte esclusivamente in via precauzionale in attesa della prossima decisiva riunione di Ema. Abbiamo fiducia che già nelle prossime ore l’Agenzia europea possa chiarire definitivamente la questione”.
Come ribadiamo in un altro articolo, l’Agenzia italiana del farmaco comunica che renderà nota tempestivamente ogni ulteriore informazione che dovesse rendersi disponibile, “incluse le ulteriori modalità di completamento del ciclo vaccinale per coloro che hanno già ricevuto la prima dose.” Una questione, quella del richiamo del vaccino, sulla quale si sta interrogando tutto il personale della scuola che già si è sottoposto alla prima somministrazione e che attorno al mese di maggio dovrebbe sottoporsi alla seconda.
Il personale scolastico vaccinato con AstraZeneca ha intanto raggiunto quota 633.729. Un numero che avrebbe potuto essere più elevato se non fosse stato per le prenotazioni cancellate negli ultimi giorni. Come riferisce il direttore Alessandro Giuliani, un numero non trascurabile di docenti e lavoratori della scuola, infatti, probabilmente già con qualche dubbio sulla sicurezza totale del vaccino, dopo avere prenotato si sono tirati indietro. Hanno quindi rinunciato alla somministrazione della dose già prenotata nelle scorse settimane. Proprio per timore degli effetti collaterali. E qualcun altro, già vaccinato, ipotizza adesso di non rinnovare il vaccino con la seconda dose.
“Il rapporto tra benefici e rischi” per il vaccino anti-Covid di AstraZeneca “è considerato positivo e non vediamo alcun problema nel proseguire le vaccinazioni utilizzando questo vaccino”. Lo ha detto Marco Cavaleri, responsabile per la strategia vaccinale dell’Ema (l’Agenzia europea del farmaco), in audizione all’Europarlamento.
“Stiamo esaminando i dati e gli eventi letali riportati per tentare di capire se ci sono cluster specifici di casi” legati “a certi tipi di patologie o allo status medico dei soggetti”, ha aggiunto Cavaleri, sottolineando che finora non vi sono evidenze che “dimostrino un rischio emergente che influenzi il rapporto benefici/rischi.
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