Sicuro ormai lo scorporo dal decreto D’Alia sulla Pubblica amministrazione di tutte le norma riguardanti il settore “Sapere”: scuola, università e AFAM.
Sembra che il motivo sia dovuto al fatto che, come sostiene Ghizzoni, MIUR, Lavoro, Economia, Ragioneria dello Stato e Presidenza del Consiglio vi “stanno lavorando”. Considerato pure che “il decreto necessita di una copertura che supera i 500 ml”.
Si tratterebbe di un complesso di disposizioni che includono “Q96, inidonei, insegnanti di sostegno ma anche norme sui precari dell’Afam”.
“L’unica norma che riguarda la scuola e che sarà inserita nel CdM di stamattina è quella sui dirigenti scolastici”.
Questa la nota dell’on. Ghizzoni.
Tuttavia considerato che da maggio scorso nessuno è riuscito a fare i conti, sia della platea interessata e sia da dove e come reperire i fondi per sistemare queste faccende, ma anzi le questioni sono state palleggiate con blandizie, la domanda è la seguente: come potranno i nostri esperti sciogliere il nodo nel prossimo Consiglio dei ministri?
Intanto la data del primo settembre rotala con sempre più fragore, complicando notevolmente le eventuali operazioni, relativamente a inidonei e Q96 che rimangono sulle spine dopo mesi di speranze e di promesse. Correttezza allora vorrebbe che si scoprissero le carte finalmente, almeno per distillare rassegnazione negli animi di questo personale che dovrà affrontare a breve un nuovo anno scolastico ritenuto fino a qualche mese addietro di pertinenza delle giovani leve