E a settembre 2013 nella struttura ci sarà proprio un piccolo cinematografo, in cui si utilizzeranno i film muti come strumento educativo. Ed infatti, il presidente della Fondazione Gualandi ha detto: “Lo avevano capito un secolo fa e noi abbiamo recuperato questo approccio davanti a un film muto i bambini con difficoltà uditive e quelli che non le hanno sono uguali”..
”È il primo esempio di scuola nata per far crescere insieme bambini con difficoltà uditive e bambini che non le hanno o con altri tipi di difficoltà. In questo senso è un progetto sperimentale”. E così la scuola “Al cinema!” accoglierà 75 bambini da tre a cinque anni della città, con precedenza a quelli sordi. Al suo interno si trovano infatti un giardino, spazi per lavorare con materiali diversi, laboratori di cucina, falegnameria e tipografia
Dice ancora il presidente: “Sarà una scuola laboratorio, una scuola del fare in cui i bambini potranno vedere e fare con le proprie mani, sviluppare il proprio pensiero e raccontarlo agli altri e in cui anche quelli con difficoltà uditive potranno esprimere le proprie idee, capire gli altri e comunicare ciò che hanno imparato”. Il cinema (muto) dunque come strumento educativo e in un momento in cui le sale cinematografiche chiudono, la Fondazione Gualandi sceglie di mettere un cinematografo al centro di un progetto educativo.
“Al cinema!”, riporta il Corriere, sarà tutti gli effetti una scuola comunale a cui si potrá accedere partecipando alle graduatorie del Comune e in cui la quota prevista (non c’è una retta ma una quota per la refezione) sará la stessa delle altre scuole. Sará però gestita dalla Fondazione Gualandi, anche per ciò che riguarda il personale.
“Si lavorerá per piccoli gruppi di bambini sulla base dei loro interessi e ciò comporta anche la necessitá di un numero maggiore di insegnanti: sono previste tre sezioni da 25 bambini suddivisi per etá e per ognuna di esse tre maestre.
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