Molti docenti prendono atto con qualche polemica delle indiscrezioni sulla presa di posizione del Miur che indirettamente, attraverso la nuova organizzazione della prova preselettiva per il concorso a cattedra, sembrerebbe voler giudicare in modo negativo quanto è successo nelle settimane precedenti il 12 ottobre 2011, data in cui si svolse la preselettiva del concorso per Dirigenti scolastici.
Gli strascichi giudiziari di quella prova preselettiva, piena di errori docimologici, ancora oggi fanno parlare di sé, in quanto è da poco passata la seduta del Consiglio di Stato (22 novembre 2012) riguardante la futura sentenza nel merito sulle irregolarità procedurali registrate in quella selezione. Si ricorda che nella prova preselettiva del concorso per dirigenti scolastici le soluzioni dei quesiti a risposta multipla furono pubblicate il primo di settembre 2011, incoraggiando molti concorrenti a imparare tutto a memoria come condizione necessaria ma non sufficiente per superare la selezione concorsuale.
Oggi le cose sono cambiate, infatti, il ministero vuole evitare che a superare il "quizzone" siano i furbetti della preparazione, quelli più abili a mandar a memoria domande e risposte. Per questo i quiz non saranno pubblicati in rete con l’indicazione della risposta esatta. Per sapere quale sia la risposta giusta, in pratica, l’aspirante prof dovrà andarsi a cercare da solo le informazioni, dovrà documentarsi. Insomma, dovrà studiare le singole domande ragionandoci sopra. Un’ autorevole fonte ministeriale dice che questo cambiamento di rotta serve per evitare una preparazione troppo mnemonica. A questo punto visti i fatti verrebbe da dire che per diventare Dirigenti scolastici si è indotti a superare una prova preselettiva imparando tutto a memoria (errori compresi), mentre per diventare insegnanti di ruolo ci si deve cimentare a superare una prova preselettiva studiando.