Al liceo classico “Benvenuto Rambaldi” di Imola, dopo che gli studenti hanno misurato la temperatura delle loro classi, risultando solo 15 gradi centigradi la maggior parte degli studenti si rifiuta di fare lezione. Gli studenti dicono: “Dopo numerose proteste formali, gli alunni si sono rifiutati di entrare per fare lezione perché la temperatura, come accade regolarmente da settimane, era inferiore a quanto stabilito dalla legge: termo tiepidi e 15 gradi in classe. Ieri abbiamo avvisato il preside che se oggi non ci fossero stati almeno 18 gradi, la temperatura minima da tenere in una scuola, saremmo usciti. E così abbiamo fatto. Il termometro che indicava 15 gradi era quello che avevamo in classe. Poi il bidello ha misurato la temperatura di tutte le classi con un termometro elettrico, e nella nostra c’erano 16,2 gradi. In qualsiasi caso, sempre meno dei 18 necessari”.
A tal riguardo il dirigente scolastico del liceo commenta: “Da giorni stiamo disperatamente telefonando alle ditte responsabili, che non hanno ancora risolto questo problema, Siamo stati abbandonati!. E quello del riscaldamento è solamente l’ultimo fra i problemi da affrontare. In un’aula del liceo scientifico c’era l’intonaco che rischiava di cadere a causa delle infiltrazioni dell’acqua: ho dovuto contattare io una ditta, farla venire durante le vacanze per ripristinare l’intonaco, che non significa risolvere il problema, e pagarla con i soldi della scuola, che però non dovrebbero essere utilizzati per questo genere di cose. Ma potrei parlare anche dei bagni che si intasano, o ancora del riscaldamento che non riesce ad arrivare in tutte le aule, perché sia gli edifici che gli impianti sono vecchi”.
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