Avvicinare il modello di apprendimento scolastico a quello universitario: l’esperimento è in corso nel liceo linguistico e nell’istituto tecnico economico Marco Polo di Bari, dove gli studenti di quattro classi – 1DL, 1GL, 2DL, 2GL – svolgono le lezioni sulla base di un orario particolare, chiamata “compattazione”: alcune materie vengono svolte solo nel primo quadrimestre, altre nel secondo. Con un’organizzazione oraria che somiglia più a quella accademica che a quella di un liceo.
Ecco un esempio pratico, realizzato nel liceo pugliese, ripreso dal sito Skuola.net: nella sezione di linguistico, scienze e storia la faranno da padrone da qui a gennaio per poi sparire e lasciare campo libero, da febbraio in poi, a matematica e latino. Una vera full immersion, con delle discipline affrontate quasi tutti i giorni per circa quattro mesi. Per poi lasciare spazio alle altre.
Però già fioccano le polemiche. “Se dal punto di vista della concentrazione ci si guadagna, va da sé – fa notare il portale – che si perde molto in termini di continuità”. Nel caso della scuola barese, inoltre, sembra che abbia avvisato le famiglie e gli studenti di questa novità oraria solo il 12 settembre scorso. Senza possibilità di replica. Ci si chiede, allora: “é giusto staccare completamente la spina a una materia come la matematica che, di fatto, viene messa in stand by per almeno 6 mesi?”.
Tuttavia, il Marco Polo di Bari non è il primo istituto scolastico ad aver adottato la compattazione oraria. Prima era accaduto all’Its Pacioli di Crema. In quell’occasione l’indice di gradimento tra i diplomati fu davvero positivo: il 68,9% degli studenti che parteciparono disse di essere soddisfatto della particolare organizzazione oraria propostagli.
Quell’esperienza fu anche commentata ed spiegata dall’Indire: “Le lezioni si svolgono dal lunedì al venerdì con rientri pomeridiani previsti per tutti i giorni fatta eccezione per il mercoledì. Alcune attività del biennio vengono compattate nel primo o nel secondo quadrimestre. Ad esempio, nelle classi prime e seconde scienze e diritto vengono fatti nel primo quadrimestre, fisica e informatica nel secondo. Questo evita nei ragazzi di avere troppe materie in contemporanea, e permette agli insegnanti di conoscere meglio le proprie classi. Permette anche agli studenti di evitare di incorrere in casi di dispersione cognitiva e consente di sfruttare il secondo quadrimestre come ripasso di alcuni argomenti già affrontati (sebbene con approccio diverso) nel primo”.