Categorie: Politica scolastica

Al ministro Fedeli 180mila euro l’anno. L’ironia di Salvini: bisogna fare i sindacalisti

Ha destato un certo stupore la notizia sui compensi annui dichiarati nel 2016 dai ministri del Governo Gentiloni, pubblicati sul sito internet parlamento.it.

Sui social, nelle ultime ore c’è stato soprattutto un gran parlare dei 180mila euro annui lordi dichiarati dal responsabile del Miur, Valeria Fedeli. La quale percepisce più di tutti i ministri: addirittura quasi il doppio dello stesso premier, “fermo” a 100mila euro.

Su Facebook, in molti la prendono male: “Bello schifo”; “L’essere ignoranti paga, in questo paese…”; “Con un diploma di assistente sociale si può diventare ministro dell’istruzione e guadagnare più di tutti i ministri”.

E ancora: “com’è possibile che un’insegnante deve lavorare 10 anni per guadagnare ciò che loro guadagnano in un mese, e per di più, quanti giorni vanno a lavorare in un mese?”.

C’è anche chi fa equazioni logiche: “Fedeli più ricca sta agli insegnanti sempre più poveri… equilibrio raggiunto”.

 

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E pure chi cade nel disfattismo: “È proprio vero… è sprecato studiare… si fanno più soldi senza alcun titolo di studio…”.

Alcuni si lasciano andare al sarcasmo: “W l’Italia”.

Il compenso annuo maxi è stato commentato anche da qualche politico. Come il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini. Su Radio Padania, ha ironizzato anche lui: “il ministro Fedeli, il ministro non laureato, è quello che guadagna di più. Nella vita bisogna fare il sindacalista”, ha detto il leader del Carroccio.

Salvini ha poi aggiunto: “cosa vai a fare l’imprenditore, il medico, l’avvocato il politico. Fai il sindacalista e guadagni di più”.

Per poi prendersela pure contro la politica democratica della Fedeli: “vuole regalare la cittadinanza a chi va a scuola: siamo al luna park della cittadinanza e del diritto di voto in omaggio. Noi – ha concluso Salvini – faremo una sana e robusta opposizione”.

Alessandro Giuliani

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