Nella Sala delle Comunicazioni del Ministero dell’Istruzione, alla presenza della ministra Fedeli e dei Presidenti di INFN, INAF e ASI che hanno organizzato l’incontro con i media, si è tenuta una conferenza stampa sull’Astronomia gravitazionale.
Presenti anche diversi relatori, Paolo D’Avanzo dell’INAF, Gianluca Gemme dell’INFN e Immacolata Donnarumma per ASI.
Valeria Fedeli, ha voluto congratularsi “con tutta la comunità scientifica mondiale, che ha avuto la volontà e la capacità di coordinarsi in modo così efficace da portare a realizzazione il progetto, perseguito da anni, di dare inizio a una nuova astronomia. In particolare, poi, è motivo di soddisfazione per noi, il ruolo che ha avuto il nostro Paese, grazie all’INFN con Virgo – l’esperimento che ha rivelato le onde gravitazionali consentendo di localizzare la sorgente nel cielo – all’INAF con i telescopi REM, VST e VLT, e all’ASI con i satelliti Integral e Swift, che tutti assieme con le loro osservazioni hanno ricavato l’eccezionale abbondanza di risultati scientifici oggi presentata. E grazie a tutte le ricercatrici e i ricercatori italiani, che con grande passione, dedizione e visione hanno lavorato a questo straordinario progetto di ricerca, mettendo a frutto le formidabili competenze scientifiche distribuite nei tre Enti nazionali. Lo sforzo congiunto di tutti loro ha permesso il conseguimento di questo meraviglioso risultato, ottenuto in virtuosa collaborazione con le colleghe e i colleghi dei maggiori centri di ricerca del mondo”.
Di giornata storica ha parlato Roberto Battiston, presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI): “Una giornata storica per la scienza e il via ad una nuova era per la ricerca spaziale. Da anni attendevamo la nascita dell’astronomia multi-messaggero che sfrutta i vari tipi di radiazione che raggiungono la terra dagli angoli più remoti dell’universo. I risultati presentati oggi da osservatori terrestri e spaziali, gravitazionali ed elettromagnetici aprono una nuova era nello studio dell’Universo. È stata confermata, ancora una volta, la validità della teoria della relatività di Einstein che prevede che anche le onde gravitazionali viaggino alla velocità della luce. La ricerca italiana ha avuto una parte importantissima dimostrando di saper coordinare i diversi ambiti e diversi tipi di strumentazione, a terra e nello spazio facendo parte a pieno titolo dei più importanti network di ricerca mondiali. L’ASI è già impegnata per raggiungere la prossima frontiera, la realizzazione del grande interferometro LISA per la rivelazione delle onde gravitazionali nello spazio, capace di moltiplicare di ordini di grandezza la sensibilità a questo nuovo tipo radiazione”.
“Un grande successo per il Paese e un grande successo per il nostro Ente – commenta Nichi D’Amico, presidente dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF)- ,l’unico al mondo che possiede al suo interno tutte le risorse intellettuali e strumentali per osservare l’Universo a tutte le lunghezze d’onda, da terra e dallo spazio. La presenza autorevole delle nostre ricercatrici e dei nostri ricercatori nel torrente di articoli che straripano oggi nelle più prestigiose riviste scientifiche internazionali è per noi motivo di grande soddisfazione e orgoglio”.
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