Attualità

Al Museo del Risparmio di Torino percorsi innovativi per imparare il misterioso linguaggio della finanza

C’è un luogo in cui l’educazione finanziaria diverte e non annoia, si può leggere sul suo sito, un luogo moderno, innovativo, ricco di stimoli interattivi. Dove ci troviamo? Ma al Museo del Risparmio, certo, nel cuore di Torino, dove nacque circa undici anni fa – era il maggio del 2012 – per volontà dell’Istituto bancario Intesa San Paolo. L’idea era semplice: insegnare a gestire e investire bene il piccolo o grande gruzzoletto che si ha nel portafogli. Interlocutrice privilegiata, la scuola. In questi giorni il quotidiano IlSole24Ore ci informa che da settembre 2022 a giugno 2023, le attività divulgative e formative del Museo del Risparmio hanno raggiunto in totale 47.350 utenti, di cui 38.900 studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, coinvolti attraverso eventi, iniziative formative dedicate e visite didattiche.

Si chiama “museo”, ma che non vi venga in mente un luogo polveroso e demotivante per le giovani generazioni: Il Museo del Risparmio non è un museo tradizionale ma altamente tecnologico e interattivo, in cui video 3d, documentari, interviste e animazioni teatrali sono alla base dei vari percorsi di visita.

Nel corso di quest’ultimo anno scolastico l’offerta formativa è stata ampia e, come sempre, mirata ai vari segmenti d’età e di studio degli utenti.

Il ventaglio dei percorsi didattici per i più grandi: cause delle grandi crisi economiche della storia, il funzionamento e gli attori del mercato finanziario, le tappe principali nella storia della moneta, educazione alla cultura d’impresa, i meccanismi di funzionamento delle assicurazioni, il mondo delle giovani imprese innovative. E poi, dalla teoria alla pratica, tanti laboratori: Un role-play per riflettere sulle caratteristiche dei principali strumenti finanziari e i concetti chiave della pianificazione degli investimenti, un altro gioco di ruolo per riflettere sui pro e contro della diffusione degli strumenti di pagamento elettronici, una lezione-gioco per ragionare sulla gestione sostenibile delle risorse scarse e sulle differenze tra modelli di produzione lineari e circolari e tanti altri laboratori pratici in cui i giovani che tra qualche anno si ritroveranno a gestire in autonomia il loro denaro, hanno potuto comprendere e sperimentare in prima persona come funziona il mercato finanziario.

Tra i vari progetti speciali, il Museo del Risparmio ha anche predisposto per le scuole secondarie di II grado una serie di percorsi, realizzabili in digitale, per le classi interessate a svolgere PCTO. Queste alcune tematiche: le origini e il futuro della moneta, orientarsi nell’informazione economica, ABC della finanza, Impresa fra innovazione, etica e sostenibilità, Pensare al futuro proteggendosi dai rischi.

Ogni percorso includeva una lezione online introduttiva a cura dei tutor interni del Museo, la realizzazione di un progetto in gruppo e una riunione collettiva finale online per fare il punto sul lavoro svolto, presentare gli elaborati, consolidare e valutare le conoscenze acquisite attraverso questionari particolarmente concepiti.

Gabriele Ferrante

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