Via libera al contratto che consente il recupero di validità del 2012 ai fini delle progressioni economiche per il 2012: l’ok è arrivato dal Consiglio dei ministri del 31 luglio, che ha autorizzato il Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, Maria Anna Madia, ad esprimere il parere favorevole del Governo.
Il CdM spiega che è giunto si è provveduto ad autorizzare “il reperimento delle risorse ed il recupero dell’anno 2012 ai fini del computo dell’anzianità necessaria alla maturazione degli scatti stipendiali del personale della scuola. L’art. 9, comma 23, del decreto legge n. 78 del 2010 ha disposto che negli anni 2010, 2011 e 2012, il personale scolastico docente ed amministrativo non può percepire i c.d. ‘scatti di anzianità’”.
Sempre il CdM ripercorre la vicenda, ricordando che “la norma in questione riconosce al Ministero dell’istruzione, università e ricerca la possibilità di pagare gli scatti tramite eventuali economie di spesa e tramite ulteriori risorse da individuare con un contratto collettivo nazionale per il personale della scuola, senza nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato e nel rispetto degli obiettivi programmati dei saldi di finanza pubblica. Gli scatti 2010 e 2011 sono stati già recuperati e pagati con risparmi di spesa e con un accordo sindacale che ha consentito di prelevare le risorse dai fondi scolastici. Lo scatto del 2012, invece, viene recuperato con l’ipotesi di CCNL in esame, che individua le risorse utili per gli anni dal 2012 in poi [per l’anno 2012 e i successivi], tramite la riduzione di varie voci dei fondi contrattuali della scuola. In tutti i casi, il CCNL si preoccupa di individuare le modalità per assicurare la funzionalità dei servizi scolastici.
Il passo che seguirà, a questo punto probabilmente subito dopo la pausa estiva, sarà quello di chiudere il discorso all’ARAN, consentendo subito dopo di mettere in pagamento gli scatti e gli arretrati a tutto il personale interessato al passaggio di stipendio. Ma si tratta di un passaggio che non dovrebbe comportare problemi, né tempi lunghi.
Sinora l’unico sindacato a commentare il sì del CdM al recupero degli scatti stipendiali del 2012 è la Cisl Scuola. Grande soddisfazione è stata espressa dal suo segretario generale, Francesco Scrima, che dichiara: “si conferma la bontà e l’efficacia della nostra azione, condotta anche questa volta col forte sostegno della Confederazione”.
Nel comunicato emesso dal CdM in tarda serata si specifica anche che il via libera riguarda “il riconoscimento ad alcune categorie del personale ATA (amministrativo, tecnico e ausiliario) dell’emolumento una tantum avente carattere stipendiale previsto dall’articolo 1-bis del decreto-legge n. 3 del 23 gennaio 2014. Negli anni scolastici 2011/2012 e 2013/2014, infatti, tramite un contratto nazionale integrativo, al personale ATA è stata attribuita una posizione economica, così come previsto dal contratto collettivo nazionale della scuola. Il beneficio economico una tantum al personale ATA, da attribuire a seguito della stipulazione del contratto collettivo in esame, ha natura stipendiale e corrisponde a quanto avrebbero percepito i dipendenti in questione per la posizione economica sino al mese di agosto 2014”.
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