Si chiama “Scuola al centro” ed è un progetto del Miur per tenere aperte 500 scuole di periferia, a luglio e agosto.
All’Istituto comprensivo Giovan Battista Valente di Roma, nella periferia est della città, sono una cinquantina i bambini che “frequenteranno” la scuola anche durante l’estate. Per loro, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 16, verranno organizzati laboratori e attività gratuiti a cura delle associazioni del territorio.
Stamattina la visita “a sorpresa” del ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, “per vedere come procedono i lavori”.
“Tra Milano, Roma, Napoli e Palermo sono più di 400 le scuole che hanno aderito al progetto ‘La scuola al centro’ – ha spiegato il ministro – e questo è solo l’inizio di un modello di scuola veramente aperta al territorio. Se ne parla dal 1999 e finalmente ci siamo”. La scuola diventa così punto di riferimento per studenti e famiglie, anche nei momenti di sospensione delle lezioni, contro la dispersione e il disagio sociale.
Per questa prima fase del progetto, che inizia proprio nell’estate 2016, il Miur ha stanziato 10 milioni di euro. “Non è un progetto che parte dall’alto – ha precisato il ministro – i fondi vengono dati alle scuole che li chiedono sulla base dei progetti che propongono”. Finora sono stati investiti 5,8 milioni di euro, “ma spenderemo anche tutti gli altri. Da settembre, poi, i fondi strutturali stanziati sono 120 milioni”. E si coinvolgeranno anche più città.
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