Al via in Sicilia il bando per 1.700 docenti e Ata rimasti senza contratto
Si avvale di 15 milioni di euro a carico dello Stato, attraverso l’utilizzo dei fondi Pon Fesr 2007-2013, e di 40 milioni di euro destinati dalla Regione, il finanziamento che nei prossimi giorni permetterà a 1.700 docenti di sostegno e personale Ata della Regione Sicilia, rimasti disoccupati a seguito dei tagli agli organici, di firmare i cosiddetti contratti di “disponibilità”.
Ad annunciarlo è stato il 1° ottobre l’assessore regionale all’Istruzione, Nicola Leanza, nel corso di un incontro con i sindacati del mondo della scuola. “Sarà pubblicato il 2 ottobre sulla Gazzetta ufficiale della Regione – ha annunciato l’assessore – il bando per raggiungere due importanti obiettivi: la realizzazione di un piano per garantire il diritto allo studio dei ragazzi disabili e a rischio di marginalità sociale e il reinserimento nella scuola siciliana di 1.700 unità, tra insegnanti di sostegno e personale Ata”.
Alla conferenza, dove erano presenti anche il dirigente generale del Dipartimento regionale dell’Istruzione, Patrizia Monterosso, e il direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Guido Di Stefano, è stato confermato che le risorse finanziarie riguardano non solo l’anno scolastico in corso, ma anche il prossimo, il 2010/11 (mentre, curiosamente, il testo nazionale approvato dal Miur che regola gli ammortizzatori destinati alla scuola indica solo un anno di durata).
“E’ un progetto sperimentale – ha sottolineato l’assessore Leanza – che vede la Sicilia (assieme alle altre sei Regioni che hanno aderito con progetti analoghi ndr) protagonista a livello nazionale. In un momento di tagli e di difficoltà economiche, la Regione ha messo la scuola al primo posto e soprattutto ha posto l’attenzione sulla questione della disabilità, che rischiava di essere dimenticata, mettendo in campo le migliori professionalità. Il percorso per il reinserimento è partito ed in breve tempo daremo una risposta concreta ad un settore che in Sicilia è stato fortemente penalizzato”. Il personale precario che aderirà al progetto (assicurandosi così anche i 12 punti d’anzianità) sarà impegnato, oltre che a migliorare l’offerta formativa rivolta ai disabili, anche a combattere la dispersione scolastica che in Sicilia è tra le più alte a livello nazionale.
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