Le operazioni di mobilità per l’anno 2016/17, dopo la definizione del Contratto Integrativo con i principali Sindacati del comparto scuola, prevedono due fasi distinte. Dopo la fase A, in cui si sono effettuati i trasferimenti dei docenti all’interno delle singole province, con la consueta mobilità da scuola a scuola, ora è il turno della seconda fase (B, C e D dell’art. 6 del CCNI), nella quale si effettueranno i movimenti dei docenti tra province, con trasferimenti tra ambiti territoriali. Sarà questa la fase straordinaria di mobilità prevista dalla legge 107/15 su tutti i posti vacanti e disponibili e su tutto il territorio nazionale.
C’è una novità dell’ultim’ora, come ha comunicato il Miur. Infatti le funzioni per la presentazione delle domande di mobilità relative alle fasi B1 e B2 dell’Allegato 1 al CCNI relativo alla mobilità 2016/17 saranno disponibili a partire dal 12 maggio per questo motivo la chiusura di tutte le funzioni relative alla mobilità interprovinciale (fasi B,C e D) è prorogata sino al giorno 2 giugno.
Come è possibile che i 162 punti che avevo nelle GAE possono corrispondere a soli 24 punti nella prossima mobilità? Questa è la domanda che si pone una docente che era nelle prime posizioni delle graduatorie ad esaurimento ed è entrata in ruolo in fase C, e adesso, facendo una simulazione del suo punteggio di mobilità, si trova con soli 24 punti. Come mai così tanta differenza? La docente in questione non si capacita della perdita di tanti punti e del fatto di essere potenzialmente scavalcata da tanti colleghi che in graduatoria ad esaurimento le stavano dietro.
La spiegazione è molto semplice, ed è dovuta a un radicale cambiamento del calcolo del punteggio tra le tabelle dei punteggi per l’aggiornamento delle GAE e quelle per la mobilità 2016/2017. Partiamo con il dire che avere conseguito una abilitazione con le Siss, per la mobilità non dà alcun punteggio, mentre per le Gae dava addirittura ben 42 punti.
Il punteggio assegnato per l’anzianità del servizio di insegnamento in scuole statali, ovvero nelle scuole paritarie, ivi compreso l’insegnamento prestato su posti di sostegno a favore degli alunni portatori di handicap, nelle graduatorie ad esaurimento veniva calcolato fino ad un massimo di punti 12 per ciascun anno scolastico, e se nell’anno scolastico si era svolto un servizio di pochi mesi, il punteggio era calcolato in 2 punti per ogni mese o frazione di almeno 16 giorni. Mentre per la mobilità il punteggio del servizio pre-ruolo si calcola diversamente. Intanto nella mobilità un anno scolastico pre-ruolo vale soltanto 3 punti e non 12, e poi l’anno scolastico è valido se viene riconosciuto o è riconoscibile ai fini della carriera. Quindi alcuni anni scolastici prestati in scuole paritarie, che non sono riconosciuti ai fini della progressione della carriera e gli anni scolastici in cui non sono stati svolti almeno 180 giorni di servizio d’insegnamento, nella mobilità non vengono calcolati.
Per cui la docente che nelle GAE aveva 10 anni di servizio tra statale e paritaria, aveva calcolati 120 punti, mentre per la mobilità, avendo solo 7 anni di anzianità nelle scuole statali e 3 in quelle paritarie, ha riconosciuti solo 21 punti. Un’altra riduzione avviene sui titoli. Come abbiamo detto l’abilitazione Siss per la mobilità vale zero punti, mentre per le Gae 42, i master o corsi di perfezionamento di 1500 ore con 60 CFU ed esame finale, per le Gae valevano 3 punti a corso, mentre per la mobilità valgono solo un punto. In buona sostanza nella mobilità in fase B e C e D, i neoassunti abituati ad avere punteggi a tre cifre, si troveranno con pochi punti e a volte saranno anche scavalcati da chi pensavano restasse dietro per tutta la vita.
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