Da lunedì 13 marzo a domenica 19 marzo torna la “Settimana del Cervello“: si tratta della campagna mondiale che diffonde le nuove scoperte neuro-scientifiche e rende pubblici i progressi ed i benefici della ricerca sul cervello condotta fino ad oggi.
In Italia ad essere coinvolte saranno scuole, università, fondazioni, associazioni, aziende sanitarie private, ricercatori, ASL, RSA e tanti liberi professionisti.
Il calendario prevede oltre 270 eventi gratuiti che si svolgeranno su tutto il territorio nazionale.
L’obiettivo è quello di consentire a grandi e piccoli di scoprire e comprendere in modo creativo ed innovativo l’organo più affascinante del corpo umano.
Durante la settimana sarà possibile partecipare a seminari e workshop che promuoveranno la consapevolezza delle proprie funzioni cognitive e spiegheranno potenzialità e modalità di operato del cervello; effettuare screening cognitivi per la prevenzione della demenza e l’identificazione precoce dei disturbi dell’apprendimento a scuola; partecipare ad eventi online per comprendere come contrastare l’invecchiamento mentale e ricevere suggerimenti per avere sempre un cervello attivo ed in forma.
Tra le Regioni che fanno registrare il numero più alto di eventi troviamo la Lombardia (46), il Piemonte (40) e il Lazio (30).
È Roma ad aggiudicarsi la medaglia d’oro come prima città per numero di eventi (23), seguita da Milano (20) e Torino (18). Il calendario completo è consultabile sul sito www.settimanadelcervello.it
L’evento tra origine da una iniziativa negli Stati Uniti nel 1996, quando la Dana Alliance for Brain Initiatives istituisce la Brain Awareness Week: in Italia, ispirata a questa, nel 2016 nasce “Settimana del Cervello”, coordinata dalla psicologa Donatella Ruggeri.
Di anno in anno, sono cresciuti i consensi e le iniziative offerte ai cultori della materia e ai cittadini. “Dopo due anni di stop a causa dell’emergenza Covid, – sottolinea la psicologa Donatella Ruggeri – la Settimana del Cervello torna per connettere persone, temi, territori, professionalità e divulgazione. In questi due anni la ricerca è andata avanti e noi abbiamo adottato nuovi comportamenti e abbracciato nuove consapevolezze sulla nostra salute mentale”.
“Per questo – ha concluso la psicologa – siamo più curiosi e ricettivi nei confronti di temi psicologici, vogliamo sapere come prenderci cura di noi e del nostro cervello, e la manifestazione risponde con prontezza a questa nuova esigenza”.
Secondo Alfredo Antoniozzi vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, la settimana del cervello che inizia domani richiede uno sforzo europeo sulla ricerca che sia consistente e che guardi alle malattie neurodegenerative.
“L’aumento dell’età media porta ad avere un’incidenza maggiore di Alzheimer e demenze senili – ha detto Antoniozzi – la cui gestione impone una rivoluzione all’interno delle famiglie. È quanto mai opportuno sostenere la ricerca come è stato fatto negli Usa, puntando ad individuare sempre più nuovi farmaci in grado di contrastare queste patologie. Anche in questo campo l’Europa può e deve fare di più individuando le eccellenze che, anche in Italia, certamente non mancano”, ha concluso il deputato Antoniozzi.
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