Al XVI congresso dell’ AGESC il dibattito si è incentrato sulla necessità di un vera autonomia scolastica, non solo didattica, ma anche gestionale e finanziaria, per smantellare il monopolio statalistico dell’istruzione, e su una nuova governance della scuola per restituire la scuola ai soggetti della comunità educante.
E’ stata ribadita la necessità, per migliorare la qualità della didattica, di adottare un sistema di valutazione di istituti, docenti e dirigenti scolastici.
Per quanto riguarda la professionalità degli insegnanti le associazioni auspicano una selezione in base al merito, oltre che un adeguato riconoscimento economico.
Secondo le associazioni dei genitori, infine, è doveroso riconoscere e sostenere la libertà di scelta delle famiglie e la funzione pubblica del sistema scolastico paritario; una necessità ineludibile per migliorare e rendere competitivo il sistema di istruzione del nostro Paese, riprendendo in esame la legge 62/2000 e dandole il necessario compimento, anche da un punto di vista economico.
“Oggi in Italia persiste purtroppo un’impostazione statalista, accentratrice, monopolista dell’istruzione”, ha dichiarato Maria Grazia Colombo, presidente AGeSC. “Liberalizzare il settore dell’istruzione nel nostro Paese e razionalizzarne le spese costituisce la base per favorire una concorrenza virtuosa fra le scuole paritarie e non, necessaria per un miglioramento della qualità didattica e della formazione del capitale umano. Paritario significa sullo stesso piano della scuola statale, riconoscerne la funzione pubblica. Occorre essere consapevoli del valore intrinseco di ogni percorso educativo, non esclusivamente di quello cattolico, e impegnarci perché a tutti i genitori venga garantita la reale possibilità, per ragioni economiche non sempre praticabile anche se sancita dalla Costituzione, di scegliere per i propri figli le strutture e i contesti più adeguati”.
L’AGeSC ha chiesto che anche l’Italia adotti nei confronti della scuola paritaria gli standard europei, cominciando da un adeguamento graduale dei finanziamenti aumentandoli dall’1% del totale della spesa statale per la scuola almeno al 2% per non dover continuare a chiudere scuole non statali.
Nel corso del congresso è stato conferito a Luisa Ribolzi il premio Mario Macchi, mentre alla successiva tavola rotonda su “Famiglia e Scuola: un’educazione libera e responsabile”, hanno preso parte Maria Grazia Colombo, presidente AGeSC, Davide Guarnieri, presidente AGe (Associazione Italiana Genitori), Angela Nava, presidente CGD (Coordinamento Genitori Democratici), Claudio Marcellino, presidente Faes (Famiglia e scuola) e Maria Rita Munizzi, presidente Moige (Movimento Italiano Genitori), moderati dal vaticanista Piero Schiavazzi.
Al congresso AGeSC ha portato il proprio saluto il sindaco di Roma, Gianni Alemanno.
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