“Scuola e famiglia hanno perso autorevolezza. La situazione è grave, bisogna pur tentare qualcosa. Ormai non siamo più in grado di prevenire più nulla”. Sono accuse pesanti quelle lanciate da Furio Ravera, psichiatra del Centro per il recupero sociale dei tossicodipendenti di Milano. Il riferimento è all’abuso di alcol che sempre più spesso condanna i teenager italiani ad una vita non-vita: una situazione che per il sindaco Moratti sarebbe ormai fuori controllo, al punto da costringere la Giunta meneghina, tra non poche polemiche, ad applicare per prima in Italia una direttiva che da un paio di settimane obbliga gli under 16 a non avvicinarsi all’alcol.
Una decisione che però ha avuto anche molti consensi. “Non si può aspettare di cambiare la società mentre migliaia di giovani mettono a rischio la propria salute”, commenta lo stesso Ravera.
Dello stesso avviso dello psichiatra è anche Emanuele Scalfato, direttore dell’Osservatorio nazionale alcol: “Il dramma è che il 16% delle intossicazioni alcoliche, con ricovero al pronto soccorso, riguarda ragazzini al di sotto dei 14 anni. In generale, la metà delle chiamate al 118 nel weekend arriva da giovanissimi ubriachi”. Senza entrare nel merito della decisione presa dal Comune milanese i due inviano un messaggio chiaro: contro questa tendenza all’autolesionismo giovanile facciamo qualcosa, qualsiasi cosa, ma non rimaniamo indifferenti.
Dello stesso avviso dello psichiatra è anche Emanuele Scalfato, direttore dell’Osservatorio nazionale alcol: “Il dramma è che il 16% delle intossicazioni alcoliche, con ricovero al pronto soccorso, riguarda ragazzini al di sotto dei 14 anni. In generale, la metà delle chiamate al 118 nel weekend arriva da giovanissimi ubriachi”. Senza entrare nel merito della decisione presa dal Comune milanese i due inviano un messaggio chiaro: contro questa tendenza all’autolesionismo giovanile facciamo qualcosa, qualsiasi cosa, ma non rimaniamo indifferenti.
Anche i media cominciano ad occuparsi attivamente del problema: per dire no all’alcol il settimanale “Donna Moderna” ha deciso di coinvolgere 20 giovani star. Le giovani star si sono fatte fotografare nelle pagine della rivista per mandare un messaggio ai loro coetanei: ‘Io non bevo. Non bere neanche tu’. Un vero e proprio manifesto anti alcol. Nelle pagine salutiste sono stati immortalati, tra gli altri, Fiammetta Cicogna e la T- Band, la rockband Finley, i fratelli Cadeddu, attori di ‘Un medico in famiglia’, la sportiva Vanessa Ferrari, l’attore di ‘Quelli dell’intervallo’ e ‘High School Musical’ Jacopo Sarno, il 22enne finalista di Amici Luca Napolitano, la rockband Lost, la nuotatrice Beatrice Adelizzi e i due attori de ‘I Cesaroni’ Niccolò Centioni e Micol Olivieri. Un modo diverso, alternativo, e forse più proficuo di altri per convincere i giovani a dire no alle tentazioni da bicchiere. Sempre in attesa che scuola e famiglia riacquisiscano i loro ruoli istituzionali, formativi e preventivi.