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Alcol: tra i giovani crescono quelli che esagerano, ma anche gli intransigenti

Sono sempre più i giovani che si rifugiano nell’alcol, mettendosi spesso alla guida ubriachi, ma contemporaneamente sono sempre più i giovani che condannano questo tipo di comportamenti. Mentre la scuola sembra incidere davvero poco. Il risultato, decisamente curioso, è emerso da uno studio dell’‘Osservatorio permanente sui giovani e l’alcool’, condotto in collaborazione con la Doxa.
La ricerca ha anche evidenziato che il fenomeno è più marcato nell’Italia Settentrionale e Centrale, rispetto al Sud. Nel complesso, dallo studio risulta che i ragazzi d’oggi chiedono sempre maggiore severità nei confronti dei loro coetanei che si lasciano andare bevendo qualche bicchiere di troppo. Per raggiungere questo risultato sono disposti a rompere anche il tabù dello scarso dialogo con i genitori: con i quali sembra abbiano recuperato un rapporto di dialogo proprio per parlare dei rischi dell’abuso di alcool (68.9%), instaurando su questo problemi una fiducia reciproca.
Mediamente i genitori si reputano sufficientemente informati sul modo in cui i propri figli trascorrono il tempo libero (41.4% molto, 53.1% abbastanza). Allo stesso tempo i figli credono di comportarsi come si aspettano i genitori: 44.2% molto, 47.4% abbastanza. Rispetto alle raccomandazioni ricevute in famiglia, il 69.3% dei giovani ritiene di essere d’accordo con quanto dicono i genitori in merito al consumo di alcolici, il 26,% ritiene sia un dovere, ma non serve, mentre il 4,6% pensa che i genitori non debbano fare prediche.
Rispetto alle informazioni sui rischi di un uso eccessivo di alcolici, l’81% dei ragazzi intervistati pensa di essere già informato e di avere tutte le conoscenze necessarie, mentre il 14% ha già avuto informazioni, ma su alcuni aspetti non sa nulla; per 4% è un argomento che non li riguarda e solo l’1% afferma di saperne molto poco.
Le informazioni più utili per i giovani sono quelle che arrivano dalla famiglia, 59.8%, da un amico fidato, 48.4%, dal medico di famiglia, 42.3%, dal proprio fidanzato, 36.3%. La scuola, invece risulta una fonte poco utilizzata dai giovani (25.8%), almeno per incrementare le informazioni sui rischi derivanti dell’abuso di alcol.
Per quanto riguarda la gravità di questo tipo di abitudini, al primo posto (57.6%) risulterebbe il guidare dopo aver bevuto alcolici; per il 35.8% consumare alcool insieme a farmaci e droghe, per il 25% la vendita di alcool ai minori di 16 anni, per il 19.9% la violenza fisica scatenata dall’alcool, per il 12% il consumo di alcool da parte di donne incinte.
I ragazzi sono convinti, infine, che per scoraggiare l’abuso di alcol prima di mettersi alla guida occorrerebbe aumentare i controlli della polizia sulle strade (46%), ma anche attuare punizioni esemplari e severe (45%); per il 32% bisognerebbe addirittura inasprire le pene, mentre il 19% vorrebbe aumentare i divieti di vendita nelle situazioni a rischio.
Alessandro Giuliani

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