In primo luogo attendere lo sfollamento delle altre persone (Studenti, docenti e personale Ata);
2) Accompagnare, o far accompagnare, le persone con capacità motorie o sensoriali ridotte all’esterno dell’edificio;
3) Se non è possibile raggiungere l’esterno dell’edificio, provvedere al trasporto del disabile fino ad un luogo idoneo, possibilmente un locale dotato di finestra, in attesa dei soccorsi;
4) Segnalare al Centralino di Emergenza o ad un altro Addetto Antincendio l’avvenuta evacuazione del disabile o l’impossibilità di effettuarla.
Di particolare attenzione gode l’utilizzo della sedia di evacuazione, infatti, quest’ultima viene normalmente usata e manovrata da un solo addetto. La sedia è strutturata per movimentare in modo agevole una persona diversamente abile in orizzontale e in discesa da un solo addetto, mentre nel caso di utilizzo in salita sono necessari due addetti. A tal proposito la movimentazione di un disabile motorio dipende fondamentalmente dal grado di collaborazione che questo può fornire. Di conseguenza, per effettuare un’azione che garantisca il corretto espletamento della prestazione richiesta, salvaguardando l’integrità fisica del soccorritore, è necessario:
1) Individuare in ogni persona tutte le possibilità di collaborazione;
2) Essere in grado di posizionare le mani in punti di presa specifici, per consentire il trasferimento della persona in modo sicuro;
3) Assumere posizioni di lavoro corrette, che salvaguardino la schiena dei soccorritori;
4) Essere in grado di interpretare le necessità della persona da affiancare.