In alcune scuole accade che vengono organizzati dei corsi di formazione per docenti, la cosa strana è che tali corsi sono a pagamento.
In buona sostanza si tratta di corsi con cui il docente, dietro pagamento con la carta del docente o, per chi ha già speso il buono da 500 euro, tramite un bonifico bancario intestato alla scuola, otterrebbe il titolo Eipass.
In alcuni casi le scuole che propongono questi corsi sono centri di formazione Eipass e pare che l’iscrizione da parte dei docenti alla frequenza di 36 ore di corso di formazione sia molto gradita ai dirigenti scolastici.
Per informare il Collegio dei docenti di tale opportunità non si utilizza, ci riferiscono alcuni insegnanti, un canale ufficiale come una circolare regolarmente protocollata, ma dei messaggi whatssap sul gruppo docenti della scuola.
Il tenore di tali messaggi è il seguente: “Carissimi colleghi chi ha deciso di aderire alla formazione Eipass proposta dalla nostra scuola e che si svolgerà all’interno del nostro Istituto, potrà utilizzare la Carta del docente. Se avete già utilizzato tale risorsa, potrete iscrivervi ugualmente pagando tramite bonifico bancario intestato alla scuola il cui IBAN è IT XXXX XXXX XXXX “. Ovviamente fatemi avere il modulo di adesione, la ricevuta del bonifico o l’avvenuto pagamento con la Carta del docente…tutto chiaro? La scadenza all’iscrizione è fissata in data XX/XX/XXXX”.
La domanda sorge spontanea? “È legale che una scuola indica all’interno della propria struttura un corso di formazione a pagamento rivolto ai dipendenti pubblici della stessa Istituzione scolastica?”. Questa è la domanda che alcuni docenti si stanno ponendo.
Pare evidente che un Dirigente scolastico non possa e non debba proporre con carattere di obbligatorietà, all’interno della propria comunità scolastica, formazione rivolta ai docenti chiedendo il pagamento del corso. I docenti hanno diritto a ricevere gratuitamente, da parte della propria scuola, la formazione di cui hanno bisogno. È utile sapere che nell’art.29 del CCNL scuola è scritto: “l’attività funzionale all’insegnamento è costituita anche dall’aggiornamento e formazione”, inoltre nell’art.64 comma 1 è scritto: ”La partecipazione ad attività di formazione e di aggiornamento costituisce un diritto per il personale in quanto funzionale alla piena realizzazione e allo sviluppo delle proprie professionalità”.
Inoltre si potrebbe ricordare che nell’art.66 comma 1 del CCNL scuola è scritto: ”In ogni istituzione scolastica ed educativa il Piano annuale delle attività di aggiornamento e formazione destinate ai docenti è deliberato dal collegio dei docenti coerentemente con gli obiettivi e i tempi del Pof, considerando anche esigenze ed opzioni individuali”.
In buona sostanza sembra che un Ds che propone un corso di formazione ai docenti, richiedendo il pagamento di tale corso tramite Carta del docente o bonifico, non sia una procedura del tutto opportuna e sicuramente potrebbe toccare il diritto del docente ad avere gratuitamente quello che gli viene offerto soltanto dietro un discutibile pagamento.
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