Presidi in prima linea e ora sono costretti a chiedere alla famiglie di essere più responsabili nel seguire i figli anche con la scuola a distanza.
«Qualche allievo – commenta una dirigente su La Stampa – inizia a fare il furbetto come a scuola e così non va»; infatti si è avuta notizia che alcuni studenti non seguano le lezioni, giustificandosi con problemi di connessione o di non essere in possesso, proprio -ma guarda combinazione- quando andava in “onda” la sua lezione.
E per questo la preside ha pure commentato: «Per tutti noi è una situazione difficile e per questo chiediamo per favore alle famiglie di darci una mano affinché i figli si impegnino di più. I ragazzi torneranno a scuola, e se non seguono ora, più avanti avranno difficoltà».
Inoltre, tra le tante difficoltà dovute alla attuale emergenza, ci sono casi di genitori stranieri che non sono al corrente di quello che la scuola pretende dal figlio, altri che non hanno troppa dimestichezza con il mondo digitale e altri ancora che non posseggono né pc, né connessione, ne possono seguire i figli per mille motivi.
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