”La drammatica realtà è che ormai si entra nel circuito criminale già da bambini, anche a meno di dieci anni. Basta essere svegli ed avere buona vista e buone orecchie”. E’ questa una delle affermazioni di Aldo Pecora che ha destato maggiore emozione ed interesse tra i partecipanti al Meeting internazionale organizzato a Vienna dall’Osce (Organization for Security and Co-operation in Europe), sul tema ”Youth Engagement to Counter Violent Extremism and Radicalization that Lead to Terrorism” (”L’impegno dei giovani per contrastare l’estremismo violento e la radicalizzazione he portano al terrorismo”).
”Bisogna intervenire – ha proseguito – quindi sin dalla prima infanzia con percorsi guidati di educazione alla legalita’ per fare in modo che sin da bambini si abbia la chiara percezione dell’inganno delle mafie, che con il miraggio di qualche facile guadagno ingloba al suo interno dei soggetti esterni ma non estranei alle logiche mafiose. Ma proprio perchè esterni alle famiglie di mafia questi bambini, divenuti ragazzi e giovani, vengono usati come ‘kleenex’, e cioè con la spietata logica dell’usa e getta, sfruttati per i lavori più pericolosi, mentre i ‘capi’ se ne stanno tranquilli a godersi i milioni di euro che sono i proventi dei loro delitti”. ”Ma ai ragazzi bisogna far capire – ha aggiunto Pecora – che questo ‘gioco sporco’ non ha mai un lieto fine, perchè nella mafia ci si può entrare, ma se ne esce soltanto in due modi: o in manette o morti”.
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