Alessandro Giuli è il nuovo ministro della Cultura dopo le dimissioni di Gennaro Sangiuliano in seguito allo scandalo che lo ha coinvolto. Ma chi è e cosa ha fatto nella sua carriera professionale?
Alessandro Giuli, nato il 27 settembre 1975, è un giornalista professionista iscritto all’Ordine dei Giornalisti del Lazio dal 2004. Con una carriera che si estende per oltre due decenni, Giuli ha ricoperto ruoli di rilievo nei principali quotidiani e canali televisivi italiani, distinguendosi come editorialista politico, commentatore e conduttore televisivo.
Giuli ha iniziato la sua carriera giornalistica negli anni ’90, collaborando con testate come L’Umanità, dove è stato editorialista politico e collaboratore culturale. È stato fondatore e direttore delle riviste culturali Quaderni del Veliero e Kultur. Il suo percorso giornalistico ha toccato poi diverse tappe, includendo la direzione del settimanale Tempi nel 2017 e la vicedirezione de Il Foglio, quotidiano fondato da Giuliano Ferrara, dove ha ricoperto vari ruoli dal 2004 al 2016.
Nel mondo televisivo, Alessandro Giuli ha consolidato la sua presenza come autore e conduttore di programmi di attualità su Rai2, come Night Tabloid e Kronos, nonché come opinionista nei principali talk-show politici e informativi su Rai, Mediaset, La7 e Sky. Dal 2019 al 2022 ha continuato il suo lavoro come conduttore e autore su Rai2, oltre a collaborare con testate come Libero Quotidiano, Il Tempo, e Il Corriere dell’Umbria. Inoltre, è stato analista e consulente per la Leonardo Med-Or Foundation.
Parallelamente alla sua carriera giornalistica, Giuli ha svolto attività di consulenza per aziende e istituzioni, come MUSA Comunicazioni e Bizzi & Partners Development. La sua influenza si estende anche al campo culturale e accademico: è membro della Società Italiana di Storia delle Religioni (SISR) e ha collaborato con l’Università La Sapienza di Roma nell’organizzazione di convegni nazionali e internazionali.
Tra i suoi scritti più noti, si ricordano le pubblicazioni Il Passo delle Oche (2007) e Venne la Magna Madre (2012), che hanno rafforzato il suo ruolo di intellettuale capace di offrire analisi profonde e provocatorie sullo stato della politica e della cultura italiana.
Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano si è dimesso con una lettera inviata alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni pubblicata nel tardo pomeriggio di oggi, 6 settembre. Tutto avviene subito dopo l’annuncio delle prime dimissioni, prima rifiutate, del ministro in seguito al caso della sua consulente “fantasma”.
Alessandro Giuli è il nuovo ministro della Cultura che giurerà alle 19.00 al quirinale. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto questo pomeriggio, al Palazzo del Quirinale, la Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni. Il Presidente della Repubblica ha firmato il decreto con il quale vengono accettate le dimissioni rassegnate da Gennaro Sangiuliano dalla carica di Ministro della cultura.
Il nome di Giuli come eventuale sostituto di Sangiuliano era nell’aria già da qualche giorno.
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