Intervenuta nel corso dell’appuntamento della “Tecnica risponde live” dal titolo “Algoritmo Gps 2022, docenti scavalcati in graduatoria, cosa fare?”, la segretaria regionale Uil Scuola Campania Roberta Vannini, ha spiegato le criticità del sistema informatizzato e i tanti docenti che sono rimasti senza cattedra:
“Sia il Ministro che molte amministrazioni provinciali e regionali continuano a dire che tutto va bene, ma non è così. Ci sono oltre 200mila precari e molti di questi hanno punteggi elevati e sono rimasti a casa. Non si ha contezza di quello che avviene realmente nelle nostre classi. Sono tanti i lavoratori che rivendicano i loro diritti. Non ci sono regioni virtuose, ritengo che quest’algoritmo, così come tutte le procedure che sono state messe in campo in questi ultimi mesi dal Ministro siano pieni di errori e occorre trovare una quadra. Ci saremmo aspettati un miglioramento, visto che non è il primo anno che si usa l’algoritmo. A Napoli, dopo che il 10 settembre è venuto fuori il bollettino, molti docenti si sono recati nelle scuole che erano state loro assegnate e non hanno trovato la cattedra poiché le disponibilità che erano state inserite in questo cervellotico algoritmo, evidentemente non erano corrette. Errori che quando si facevano le convocazioni in presenza, non avvenivano. Abbiamo tantissimi docenti in Gae con tanti anni d’esperienza che si sono trovati scavalcati da persone con un punteggio molto basso”.
“Alcuni di loro, essendo tra i primi in graduatoria, hanno inserito le scuole per loro più comode, se ci fosse stata la presenza avrebbero valutato diversamente perché si sarebbero resi conto che non mettendo quella scuola non avrebbero avuto la possibilità di lavorare e anche perché quest’algoritmo ha fatto un unico calderone considerando 104, riserve, senza tener conto di quelli che prima erano i contingenti quotidiani”.
“È paradossale che ci siano tantissimi docenti con il titolo di specializzazione su sostegno che sono rimasti a casa perché tante cattedre sono andate a graduatorie incrociate su sostegno a riservisti (che non hanno il titolo di sostegno)”.
“Altra cosa paradossale, molte cattedre non sono state inserite nell’algoritmo in prima fase. Errori? Dimenticanza? Non c’è stato dialogo tra le scuole e l’amministrazione? Altre scuole sono state date a docenti di ruolo che hanno partecipato alle procedure concorsuali che poi sono stati immessi in ruolo e che non possono accettare un ruolo a tempo determinato sullo stesso grado e ordine di scuola. Quelle disponibilità non possono essere rimesse in gioco ma vengono attribuite a docenti con punteggi inferiori. Docenti a cui sono stati assegnati spezzoni in posti molto scomodi (isole, zone di montagna) non potranno concorrere a quelle cattedre. Occorre trovare una soluzione”.
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